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Quanto accaduto al Ponte “Morandi” di Genova ha aperto – forse tardivamente – un focus sullo stato di salute delle infrastrutture in Italia. Ecco perché il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile (MIMS) ha formulato un nuovo decreto che assegna 1,15 miliardi di euro per la messa in sicurezza dei ponti e viadotti esistenti e la realizzazione di nuovi ponti in sostituzione di quelli esistenti, con problemi strutturali di sicurezza, della rete viaria di Province e Città metropolitane.
 
Il piano avrà delle ricadute su tutta Italia e consentirà un check-up complessivo sullo stato di salute di queste importanti infrastrutture. La Conferenza Stato-Città ha dato il suo via libera al decreto per la ripartizione e l’utilizzo delle risorse del triennio 2021-2023 che arrivano dal Fondo istituito dal decreto Agosto presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con una dotazione iniziale di 200 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2021 al 2023 e incrementato dalla Legge di Bilancio 2021.
 
Tra gli interventi ammessi, il monitoraggio anche tecnologico degli elementi strutturali, l’adeguamento delle barriere di sicurezza, il rafforzamento dei piloni e altre misure antisismiche o di protezione dal rischio idrogeologico. Nella manutenzione straordinaria rientrano anche le opere di demolizione e ricostruzione. Le risorse sono state ripartite tra le Province e Città metropolitane secondo criteri oggettivi, predisposti dalle strutture tecniche del Ministero e condivisi con Anci (Associazione nazionale dei Comuni italiani) e UPI (Unione delle Province d’Italia), che tengono conto delle caratteristiche fisiche e geomorfologiche della rete stradale, nonché delle azioni antropiche, sismiche, idrogeologiche alle quali sono sottoposte le strutture.

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