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Carmen Pellegrino è un’ “abbandonologa” di professione. Chi sarebbe una persona che fa ciò? Ce lo spiega un neologismo da lei creato ad hoc e poi censito dalla Treccani: “Chi perlustra il territorio alla ricerca di borghi abbandonati, edifici pubblici e privati in rovina, strutture e attività dismesse di cui documentare l’esistenza e studiare la storia”. Affascinante, non c’è che dire. Lo sanno bene i tanti lettori del suo libro “Cade la terra” (Giunti, 2015), con cui  ha vinto il Premio Rapallo Carige e il Premio Selezione Campiello, che negli anni si sono moltiplicati e adorano lei e l’anima delle sue pagine, scritte sempre con grazia inusitata.

“Sono nata nel Cilento montuoso, in un paese circondato di borghi abbandonati.- dice Carmen in un’intervista per Libreriamo, Milano 2015, – Negli anni ho raccolto storie e immagini – scattate all’inizio con una vecchia polaroid – di case e casolari non più abitati, ma lasciati con le porte chiuse, le piantine sui davanzali, come se i proprietari dovessero tornare da un momento all’altro, pure se li si sapeva morti. Mi interessa abitare le rovine, il contatto diretto con le cose che la storia non ricorda, inutili perché hanno perduto la destinazione d’uso, insomma un vero e proprio ingombro.”.

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Originaria di Postiglione degli Alburni, centro cilentano al confine tra Campania e Basilicata, situato fra i massicci appenninici dei monti Alburni, Carmen è nata nel 1977, ma sembra molto più piccola della sua età. Con “Se mi tornassi questa sera accanto” (Giunti, 2017), libro vincitore Premio Dessì, titolo che riprende il primo verso della poesia “A mio padre” di Alfonso Gatto, poeta molto amato dall’autrice, ci ha portato sull’Appennino con la magica storia di Lulù che decide di partire e suo padre che non accetta il distacco. Giosuè Pindari si ritrova ad affidare alla corrente le sue lettere per la figlia: “Al fiume, affiderò le lettere, ciascuna in una bottiglia. Le darò al fiume, a quest’acqua che sgorga dalla terra. Sai, Lulù, ho fiducia nelle cose che vengono da lì: la terra non mi ha mai tradito.”. Appena uscito il suo nuovo romanzo “La felicità degli altri”(La Nave di Teseo, 2021).

Maria Pia Romano

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