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Il turismo è ad un epocale punto di svolta dopo lo shock economico-occupazionale della pandemia che ha messo in ginocchio il settore. Dal 1° luglio è entrato ufficialmente in vigore il Certificato Digitale Europeo Covid, il cosiddetto ‘Green Pass’. Il documento dotato di QR code, in formato cartaceo o digitale, consentirà ai cittadini dell’Unione europea di varcare i confini nazionali senza essere soggetti a restrizioni. Una ritrovata libertà che consentirà non solo di viaggiare ma anche di accedere in sicurezza a locali ed eventi.



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Bruxelles ha, infatti, rivolto un invito agli Stati membri affinché trovino un accordo per utilizzare il Green Pass per garantire l’ingresso a festival, teatri, concerti e ristoranti. Per ottenere il pass è necessario possedere uno dei seguenti requisiti: aver completato il ciclo di vaccinazione, essere risultati negativi a un tampone, oppure essere guariti dal Covid-19 e avere sviluppato gli anticorpi. La piattaforma europea alla base del meccanismo dei Green Pass è stata realizzata a tempo record e i funzionari Ue hanno fatto sapere che tutti gli Stati membri (e i sei vicini Andorra, Islanda, Liechtenstein, Monaco, Norvegia e Svizzera) sono pronti a partire con il mutuo riconoscimento dei certificati. È comunque previsto un periodo di transizione di sei settimane (fino al 12 agosto) durante il quale possono essere presentate altre prove di vaccinazione e/o test per varcare i confini nazionali.



In questo rinnovato contesto, oltre la metà degli italiani (53,4%) ha deciso di andare in vacanza nei prossimi mesi anche se solo il 4,1% ha già prenotato. Sul versante opposto, il 46,6 per cento ha scelto di non partire, di cui circa 4 milioni per impossibilità economiche (8,2%). Cinque le regioni più gettonate per l’estate 2021: Puglia, Toscana, Sicilia, Emilia-Romagna e Sardegna. Prevale la tradizione con poco meno di 6 italiani su 10 che opta per il mare, bene anche il prodotto “Città d’arte, cultura e borghi” (12,7%) e “Montagna e naturalistico” (9,1%). E le previsioni per l’estate? Si stimano 39 milioni di arrivi (italiani e stranieri) che generano quasi 166 milioni di presenze con un incremento rispettivamente pari all’11,9 per cento e al 16,2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2020.

Ad incidere positivamente sulla tendenza in crescita dei flussi turistici, anche l’introduzione del pass vaccinale annunciato dal Governo per la seconda metà di maggio. Il green pass, accolto positivamente da ben 10 milioni di italiani quale azione prioritaria per una vacanza in sicurezza, alimenterebbe la spesa turistica per oltre 1,7 miliardi di euro. È quanto emerge da un’indagine realizzata da Demoskopika in collaborazione con il Corso di laurea in economia e management del Dipartimento di diritto, economia, management e metodi quantitativi dell’Università del Sannio. Da giugno a settembre dell’anno in corso, Demoskopika stima oltre 4,1 milioni di arrivi in più rispetto allo stesso periodo del 2020 con una crescita pari all’11,9 per cento: 38,8 milioni di arrivi nel 2021 a fronte dei 34,7 milioni di arrivi dello scorso anno.

La crescita dei turisti si ripercuote positivamente anche sull’andamento dei pernottamenti. L’Istituto di ricerca stima in 165,7 milioni le presenze per l’estate alle porte rispetto ai 142,6 pernottamenti del 2020: poco più di 23 milioni di presenze turistiche in più con una crescita pari al 16,2 per cento. Saranno principalmente cinque le destinazioni regionali a trainare la ripresa del settore turistico italiano e che, pertanto, hanno ottenuto il maggior livello di interesse nelle scelte dei turisti. In cima alle mete turistiche più ricercate dagli italiani per i prossimi mesi si posizionano, infatti, Puglia con 1,9 milioni di arrivi (+13,6%) e 10,6 milioni di presenze (33,9%), Toscana con 4,1 milioni di arrivi (+13,4%) e 19,1 milioni di presenze (23,3%), Sicilia con 1,7 milioni di arrivi (+13,2%) e 6,5 milioni di presenze (23,6%). E, ancora, Emilia-Romagna con 4,5 milioni di arrivi (+12,9%) e 23,1 milioni di presenze (26,3%), Sardegna con 1,5 milioni di arrivi (+12,8%) e 8,2 milioni di presenze (20,0%). A riscuotere, inoltre, un livello di interesse medio-alto altri cinque sistemi turisti regionali: Campania con 1,9 milioni di arrivi (+12,5%) e 8,5 milioni di presenze (18,1%), Calabria con 981 mila arrivi (+12,1%) e 6,2 milioni di presenze (19,8%), Liguria con 1,6 milioni di arrivi (+12,2%) e 6,3 milioni di presenze (16,4%), Lazio con 2,6 milioni di arrivi (+11,6%) e 8,5 milioni di presenze (8,5%) e, infine, Veneto con 5,3 milioni di arrivi (+11,4%) e 22,4 milioni di presenze (7,4%).

Oltre la metà di italiani hanno scelto di andare in vacanza nei prossimi mesi: il 28,7% sta pensando di programmare una vacanza per i prossimi mesi, il 20,6% ha deciso di partire anche se manifesta ancora qualche indecisione mentre solo il 4,1% ha già prenotato la villeggiatura. Prevale la vacanza “nazionalista”: l’86,8% degli italiani pronti a “fare le valigie” per andare in vacanza, la trascorreranno nel Belpaese. Sul versante opposto, il 13,2% ha scelto di recarsi oltre confine: l’11,1%, in particolare, ha in programma una meta europea mentre il 2,1% opta per una destinazione internazionale. Da evidenziare, infine, che la propensione degli italiani per una vacanza all’estero ha registrato un incremento significativo rispetto allo scorso anno, quando, in particolare, questo orientamento era stato indicato appena dal 7,8% del campione intervistato.

A cura di Matteo Palumbo



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