Advertisement

Sono al telefono con Jean Pierre dalla Francia, gli sto comunicando che tutte le case al mare sono già state vendute e che purtroppo dovrà desistere dalla sua idea di acquistarne una”. A riportarci questo siparietto è Maurizio Alfieri, da vent’anni nel settore immobiliare turistico, presidente Confcommercio FIMAA Foggia e grande esperto delle soluzioni abitative nelle mete turistiche del sud Italia, dal Gargano alla Costiera Amalfitana. Tra i mesi di maggio e giugno c’è stata una vera e propria corsa all’acquisto delle case nelle località balneari, in vista delle vacanze 2021, che saranno forse le prime dopo la lunga stagione della pandemia.


A detta del nostro intervistato si tratta di un ‘movimento’ spasmodico ma consapevole, incoraggiato anche dalle misure di incentivo che stanno facendo ripartire il mercato immobiliare. Ma cosa cercano le famiglie che stanno acquistando le case al mare in questo periodo? “Abbiamo assistito giovani famiglie con figli piccolissimi al seguito, cercano soprattutto degli appartamenti grandi, con doppia camera da letto, comodamente accessibili e con un grande giardino”. Gli affari immobiliari in questo periodo fanno segnare un picco della curva che in realtà è la coda lunga di ciò che si è verificato a partire dal gennaio 2019. Il ‘mattone’ nelle zone turistiche ha avuto dalla pandemia un vero e proprio slancio, considerata la voglia che hanno le famiglie di svagarsi e di riprendersi il proprio tempo libero.

Advertisement

Si sono accorciati anche i tempi per chiudere gli affari. “Bastano 20-25 giorni e il gioco è fatto” – sottolinea Alfieri. “Gli acquirenti sono molto precisi nelle richieste e, con la facilità dell’accesso al credito si riescono facilmente ad acquistare delle case che hanno un valore solitamente inferiore a €100.000”. Questa grande richiesta ha fatto sì che in pochissimi mesi terminasse la disponibilità di immobili nelle zone turistiche, un fenomeno ricorda nelle modalità quanto accaduto negli anni ‘90-2000, al passaggio dalla Lira all’Euro.


A confermarlo è lo stesso Alfieri. “Siamo sold-out già da qualche settimana. Al momento stiamo trattando soltanto gli affitti che sono diventati più strutturali e non soltanto episodici. La gente sta sfruttando questo periodo di ripartenze per assicurarsi una sistemazione stabile nelle località turistiche, preferendo la casa di proprietà all’alloggio in hotel o in altre strutture ricettive”. Ma è un fenomeno che può durare nel tempo? “Sicuramente la situazione che stiamo vivendo oggi non ha precedenti negli ultimi venti anni” – conclude Alfieri. “Dovremmo valutare bene gli indicatori attuali anche in relazione al ritorno del turismo estero. Oggi stiamo trattando soprattutto italiani che desiderano una sistemazione in Italia. Ma con la riapertura definitiva delle frontiere tante logiche potranno cambiare e forse anche Jean Pierre potrà godersi le bellezze del nostro paese”.

A cura di Francesco Gasbarro



Advertisement