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“Sono sinceramente orgoglioso di questa misura su cui sto lavorando ormai da più di un anno, e che siamo riusciti a realizzare nel momento più grave dell’emergenza sanitaria del 2020”. Questo il commento dell’on. Riccardo Fraccaro, ex Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel Governo Conte bis, a proposito del Superbonus 110%. La sua introduzione rientra nell’ambizioso progetto di convertire il sistema produttivo al fine di renderlo inclusivo e sostenibile, e permette a tutti i cittadini di rendere – gratuitamente – le proprie abitazioni più sicure ed efficienti.



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La misura si divide in 2 tipologie d’interventi: il Super Ecobonus relativo ai lavori di efficientamento energetico e il Super Sismabonus per quelli di adeguamento antisismico. L’incentivo consiste in una detrazione del 110% sulle spese sostenute nel periodo compreso fra il 1° luglio 2020 e il 30 giugno 2022, da suddividere fra gli aventi diritto in 5 quote annuali e, per la parte di spesa effettuata nel 2022, in 4 quote annue di pari importo. Per quanto concerne gli IACP, la scadenza entro la quale è possibile detrarre le spese è prorogabile al 31 dicembre 2022, e al 30 giugno 2023 nel caso in cui al 31 dicembre 2022 sia stato ultimato il 60% dei lavori. Per quanto riguarda i condomini, invece, la scadenza si estende fino al 31 dicembre 2022 qualora sia stato completato almeno il 60% dei lavori al 30 giugno 2022.



Per accedere al Super Ecobonus occorre realizzare almeno un intervento definito “trainante”. Come ad esempio l’isolamento termico dell’involucro dell’edificio, plurifamiliare o unifamiliare; la sostituzione degli impianti termici con impianti cosiddetti centralizzati; la sostituzione degli impianti termici in edifici unifamiliari o nelle unità immobiliari ubicate in edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e godano di uno o più accessi autonomi dall’esterno. Effettuato almeno uno degli interventi trainanti, è possibile realizzare anche interventi definiti “trainati”, vale a dire schermature solari; installazione di impianti fotovoltaici e di impianti di domotica; eliminazione di barriere architettoniche; sostituzione d’infissi e così via. A patto che l’insieme degli interventi trainanti e trainati comporti almeno il miglioramento di 2 classi energetiche dell’edificio in questione o dell’unità immobiliare funzionalmente indipendente sita all’interno di edifici plurifamiliari.

Per usufruire del Super Sismabonus, basta invece realizzare un intervento di adeguamento antisismico. In tal caso è possibile beneficiare della detrazione del 110% anche per l’installazione di sistemi di accumulo e d’impianti fotovoltaici. Per ottenere la detrazione, l’edificio in questione dev’essere però ubicato nelle zone sismiche 1, 2 e 3. Il beneficiario del Superbonus può scegliere l’opzione dello sconto in fattura. L’impresa e le imprese che hanno effettuato i lavori applicano cioè uno sconto fino al 100% del valore della fattura dando modo al cittadino di realizzare i lavori senza il minimo esborso di denaro. L’impresa si vedrà riconoscere quindi un credito d’imposta pari al 110% dello sconto applicato, da utilizzare in quote annue di pari importo cinque (o in quattro per le spese sostenute nel 2022). In alternativa, il cittadino può sostenere direttamente il costo dei lavori, scegliendo poi se utilizzare la detrazione in compensazione per versare meno tasse o cedere il diritto d’imposta a terzi (fra cui gli istituti di credito).

A cura di Marco Zonetti



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