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In questo nuovo numero del magazine abbiamo avuto l’onore di poter intervistare il ministro Franco, responsabile del Dicastero di Economia e Finanza, sul tema della ripresa economica, delle conseguenze del post covid e dell’attuale situazione delle imprese italiane. Segnali di crescita se ne vedono: “Il Pil del 2021 ha la possibilità di crescere oltre il 5.8% che era stato indicato dagli ultimi calcoli dell’Ufficio parlamentare di Bilancio. Portando così a un deficit e a un debito più confortanti rispetto alle previsioni di aprile, che per il 2021 fissavano il primo all’11.8% e il secondo al 159.8% rispetto al Pil. Ma c’è un elemento da considerare. La tragedia del Covid – ha continuato Franco – ha investito come un ciclone l’Italia trovandola già reduce da una stagnazione pressoché ventennale. Di conseguenza l’obiettivo cruciale, in questo momento, è instradare l’economia su un sentiero di crescita strutturalmente più ampio del passato”.

Da Crif, azienda globale specializzata in sistemi di informazioni creditizie e di business information, è stata portata a termine, in questi giorni, una indagine sulla moratoria dei finanziamenti, segnale che le imprese sono ancora in una fase di difficoltà sul fronte pagamenti. Dall’analisi effettuata è risultato che il 40% delle pmi garantite dai confidi maggiori ha richiesto la moratoria per la sospensione delle rate. Da quando la moratoria è stata varata per minimizzare gli effetti della pandemia sull’economia reale, il 39,4% delle PMI garantite dai Confidi Maggiori ha presentato domanda di moratoria per la sospensione delle rate dei finanziamenti.

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Questo è quanto emerge dalla ricerca “Confidi e moratoria”, svolta in collaborazione con il prof. Lorenzo Gai dell’Università degli Studi di Firenze, per comprendere gli impatti della moratoria applicata alle posizioni affidate dai Confidi Maggiori. In uno scenario in cui il ruolo dei Confidi continua ad essere fondamentale per sostenere l’accesso al credito delle imprese domestiche, i dati relativi alla richiesta di moratoria ripartiti per settore di attività economica (ATECO) sembrano coerenti con l’andamento dei comparti maggiormente colpiti dal Covid-19.

Nello specifico i primi tre settori sono infatti rappresentati da “Altre attività di servizi” (comprendente varie attività, tra cui i servizi per la persona quali parrucchieri, centri estetici, ecc.), “Attività artistiche, sportive, intrattenimento e divertimento”, “Attività di servizi di alloggio e ristorazione”, tutte con una quota superiore al 50% del totale (54,2%, 53,9% e 53,8% rispettivamente). Seguono le imprese attive nei settori della “Salute e assistenza sociale” e nella “Estrazione mineraria, cave e torbiere”, con una quota prossima al 50%. Tra i settori meno coinvolti nella richiesta di sospensione delle rate, invece, troviamo i settori “Agricoltura, silvicoltura e pesca” e “Attività finanziarie e assicurative” con percentuali del 35% e del 37% circa rispettivamente.

“Le prospettive economiche delle imprese per il 2021 sono in miglioramento rispetto al 2020 ma non ancora ai livelli precrisi, soprattutto per quanto riguarda il fatturato che prevediamo attestarsi al -3,1% nel 2021 rispetto al 2019, mentre l’EBITDA MARGIN dovrebbe far segnare un a un -0,4%. Inoltre, i free cash flow saranno ancora mediamente negativi per tutto il 2021. In tale scenario il ruolo dei Confidi sarà quanto mai fondamentale nell’accompagnare le imprese in un percorso di ripresa dell’attività economica e di sviluppo digitale e sostenibile, secondo quanto previsto dal PNRR. Bisognerà però guardarle con una vista più ampia, fortemente guidata dai dati e con un approccio più forward looking rispetto al passato. In particolare, i Confidi dovranno continuare a investire nell’evoluzione dei sistemi e processi di valutazione e gestione per migliorare la capacità di analisi dell’impresa e nell’offerta di servizi per sviluppare la relazione oltre il supporto per l’accesso al credito”, commenta Antonio Vito Furio, Credit Union, Local Bank and Guarantee Consortium Market Director – CRIF. Altri interessanti contributi sul tema potrete leggerli all’interno del magazine. Buona lettura e…buona ripresa Italia!

Tommaso Mazziotti
Editore

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