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Avere idea della crisi che attraversano le Società Sportive necessita di approfondimenti e punti di vista di esperti dei vari settori. Le idee d’intervento e le possibilità di riuscita oggi passano attraverso figure che, a loro volta, coinvolgono chi ritengono possano servire all’operazione (manager, influenzer, ecc.) valutando le inclinazioni del mercato.

Un forum sulle nuove tendenze nello sport

Di questo e di tanti altri argomenti, si è parlato al “Sport Leaders Forum” del 19 novembre scorso. La partecipazione di vari responsabili di Società Sportive l’hanno reso un momento di apprendimento importante per chi, a vario titolo, intende “frequentare” questi settori. Una serie di abitudini sono cambiate e altre cambieranno nel prossimo futuro. Il lavoro resta al primo posto delle attenzioni di imprenditori, governanti e addetti coinvolti in una rivoluzione imposta dalla pandemia e dalle sue conseguenze.

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Servono strategie per evitare la crisi delle società sportive

I rapporti interpersonali sono cambiati e riprendere le vecchie abitudini viene visto, dagli esperti, come una cosa quasi impossibile. Grandi eventi, grandi assembramenti, manifestazioni di massa avranno regole fino ad ora sconosciute. Bisognerà inventare nuove strategie per attrarre nuovi utenti o fruitori di quel tale evento, di quel tale servizio. La paura di contagio continua ad affollare le informazioni quotidiane e condizionare tanta gente che ha scoperto ancor di più l’utilizzo di mezzi di comunicazione di massa. Tramite questi vi è la possibilità di rimanere aggiornati continuamente, di assistere comodamente seduti in poltrona ad eventi di ogni genere, evitare code, ingorghi, contatti che tanta paura fanno.

Il business non sta a guardare

Ma il business non sta a guardare, anzi. Elabora, analizza, studia, condiziona i comportamenti e li rende fruibili in qualsiasi momento, basta collegarsi e seguire le istruzioni. I brand sono facilmente riconoscibili e, attraverso questi studi, comunicano con i nostri desideri e ce li rendono raggiungibili modificando sia i comportamenti di acquisto che gli acquisti stessi. Si pensi all’acquisto delle scarpe disegnate al computer, indubbiamente bellissime da vedere ma inesistenti materialmente, eppure comprate per la somma di 28 mila dollari. Le società di basket americane stanno vendendo le immagini di partite o gesti di loro atleti dichiarandoli esclusivi, ad importi di centinaia di migliaia di dollari…

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A cura di Antonio Caivano

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