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La pandemia ha cambiato anche la sfera più intima delle persone e questo ha generato una crisi dell’industria dei preservativi. I concetti di distanziamento sociale, di abbracci mancati e in linea generale di diffidenza verso il prossimo hanno fatto crollare anche lo scambio reciproco di attenzioni, soprattutto per ciò che riguarda i rapporti occasionali. Da qui sono diminuiti gli acquisti di condom in tutto il mondo, a testimonianza del fatto che qualcosa stia cambiando nelle abitudini quotidiane delle persone.

La crisi delle aziende dei preservativi

A farne le spesa è stato un colosso della produzione dei profilattici. I danni maggiori li ha sentiti Karex, azienda di origini malesi che produce un quinto di tutti i preservativi che sono in giro nel mondo. L’azienda – al termine di questo lungo biennio di pandemia – ha lamentato la perdita del 40% dei fatturati, aprendo di fatto una crisi senza precedenti in questo settore aziendale. I dati forniti dall’azienda hanno acceso dei riflettori anche sulle ricadute sociali che sta avendo la pandemia.

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Alcune aziende si sono convertite

Da qui la trovata di alcune aziende che hanno deciso di adattarsi al mercato, cambiando di fatto la produzione. Aziende che producono profilattici, infatti, hanno deciso di convertire parte della loro produzione in guanti di lattice. Si tratta di presidi di sicurezza molto usati in epoca di pandemia. Le aziende dei condom hanno deciso di sfruttare le loro competenze per ciò che riguarda i materiali di gomma per rimanere a galla e per superare la momentanea crisi della vendita dei profilattici.

Uno studio sulle tendenze delle persone

Questa crisi è certificata da uno studio che in Italia mostra tendenze e consumi degli italiani. Secondo il rapporto Ufficio Studi Coop “2022 Coming Soon” il sesso non sarebbe più una priorità tra le persone, in epoca di pandemia. Infatti, il 64% mette tra i buoni propositi il prendersi cura di sé, il 63% l’equilibrio vita-lavoro e solo il 24% la ricerca di un partner. Immaginando un futuro “normale”, solo il 6% dichiara di voler “trovare e dare amore”. E non è allora un caso che le vendite di preservativi nella Grande distribuzione tricolore siano state nel 2021 del 10% sotto il pre-pandemia.

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