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I rincari che in linea generale stanno riguardando tutti i beni di prima necessità toccano anche il prezzo del caffè. Dopo la benzina, l’energia, il pane e i suoi derivati, la pandemia sta avendo delle ricadute negative anche sulla bevanda preferita della colazione degli italiani. Questo notevole incremento dei prezzi è stato già definito come “Caro Colazione”, con il caffè che è arrivato a costare anche €1,50 a tazzina.

Aumenta il prezzo del caffè, protesta Assoutenti

Sul tema è intervenuta l’associazione no profit che si occupa della tutela dei consumatori. Assoutenti ha denunciato gli incrementi dei prezzi del caffè in tutta la penisola. “Stiamo ricevendo negli ultimi giorni numerose di aumenti dei prezzi dell’espresso, ma anche dei cappuccini e dei dolci lievitati – spiega Assoutenti. “Incrementi dei listini di pochi centesimi di euro, ma che vengono avvertiti dai cittadini che ogni giorno si recano in uno degli oltre 160mila bar italiani”.

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I dati confermano il trend

I dati forniti dall’Istat conferma il trend in crescita del prezzo del caffé. Soltanto a dicembre il comparto bar ha registrato un incremento medio dei listini del +2,8%. La Fipe ha dichiarato che il 76% dei gestori di bar avrebbe aggiornato i propri listini tra la fine del 2021 e la prima parte del 2022. Alla base degli aumenti che stanno interessando caffè, cappuccino e cornetti troviamo sia il caro-bollette, con i rincari record di luce e gas. “Incide anche il forte rialzo delle materie prime, con le quotazioni del caffè cresciute del +81% nel 2021, quelle del latte del +60%, quelle di zucchero e cacao del +30% – analizza Assoutenti. “Maggiori costi in capo agli esercenti che, inevitabilmente, si scaricano sui consumatori finali, e stanno dando vita al fenomeno del caro-colazione in tutta Italia”.

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