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Si chiama “Bonus Formazione 4.0” ed è il credito d’imposta a sostegno della trasformazione digitale delle imprese. Introdotto dalla Legge di Bilancio 2018 (L. 205/2017) nell’ambito del Piano Nazionale Industria 4.0 e definito dal Decreto Interministeriale 4 maggio 2018, l’incentivo è stato confermato ed esteso all’interno del Piano Nazionale Transizione 4.0, il nuovo piano biennale di politica industriale nazionale finanziato dalla Legge di Bilancio 2021 (L.178/2020).

Gli obiettivi del Bonus Formazione 4.0

L’obiettivo che esso si prefigge è quello formare o consolidare le competenze dei dipendenti nell’ambito delle tecnologie che abilitano l’industria 4.0, ovvero la fabbrica della quarta rivoluzione industriale. Il credito d’imposta si calcola sulla base del costo orario dei dipendenti che hanno effettuato la formazione, e di conseguenza è indipendente dall’investimento tecnologico. Le ore di formazione usufruite dal personale dipendente debbono essere indicate in un registro apposito, e firmate dai dipendenti stessi nonché approvate da un ente certificatore esterno. Il calcolo del credito d’imposta viene altresì effettuato su base annua, a partire dalle ore di formazione effettuate dai dipendenti, prendendo in considerazione il costo aziendale indicato sulla busta paga. A questo punto Il 50% del valore ottenuto diviene credito d’imposta, che si può utilizzare fin dal mese di febbraio dell’anno successivo a quello in cui è avvenuta la formazione.

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Come funziona il Bonus Formazione 4.0?

Poiché la cosiddetta “formazione 4.0” non è legata alle agevolazioni a titolo d’iperammortamento secondo il Piano Nazionale Industria 4.0, per poter accedere al Bonus Formazione 4.0 non occorre aver effettuato investimenti nell’àmbito di quel genere di beni strumentali. Di conseguenza, il bonus di questo tipo è rivolto anche alle aziende di produzione di servizi, e quindi non soltanto alle imprese manifatturiere. Per quanto riguarda le categorie d’investimenti che permettono l’accessibilità al Bonus Formazione 4.0, esse sono indicate dal Ministero dello Sviluppo Economico nella circolare del 3 dicembre 2018, n. 412088.

A chi si rivolge il Bonus Formazione 4.0?

Il bonus può essere richiesto dalle seguenti categorie:

  • 1) big data e analisi dei dati;
  • 2) cloud e fog computing;
  • 3) cyber security;
  • 4) simulazione e sistemi cyber-fisici;
  • 5) prototipazione rapida;
  • 6) sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);
  • 7) robotica avanzata e collaborativa;
  • 8) interfaccia uomo macchina;
  • 9) manifattura additiva (o stampa tridimensionale);
  • 10) internet delle cose e delle macchine;
  • 11) integrazione digitale dei processi aziendali.

I soggetti beneficiari del bonus sono tutte le imprese residenti in Italia, comprese le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali. I Requisiti necessari? Il rispetto della normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; il regolare versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori. […]


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A cura di Marco Zonetti

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