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Uno dei maggiori trend di questo anno si conferma la svolta digitale delle imprese. Nessuna crisi economica sembra riuscita ad intaccare la corsa sfrenata verso un continuo upgrade e redesign. “Upgrade” e “Redesign” sono due termini cari a chi si occupa di questo ambito e più in generale di innovazione. Lo sguardo è sempre puntato a salire, crescere, ridefinire e aggiornare e con i prestiti linguistici anglosassoni riusciamo perfettamente a sintetizzare questo impeto. Il concetto di salita e crescita però porta con sé anche un livello di stadiazione. Ovvero lo stato in cui si è e che si vuole abbandonare o trasformare per raggiungerne uno nuovo.

La valutazione delle imprese digitali

Sin dalle prime battute della rivoluzione 4.0, centri di eccellenza nazionali e internazionali hanno messo a punto metodologie di valutazione dello stato digitale di una impresa. Come, per esempio, il DREAMY 4.0 messo a punto dal Politecnico di Milano. L’obiettivo è comune, fornire alle imprese un metodo analitico per valutare lo stato dei fatti e una strategia di innovazione digitale consapevole. Si incrociano naturalmente fattori di natura organizzativa, tecnologica, metodologica ed economica. L’attenzione è spesso rivolta ai processi, al modo di fare le cose – o “operations” con un altro termine anglosassone – e alle tecnologie presenti in azienda. Di per sé ogni strumento di valutazione andrebbe gestito da esperti dell’innovazione che possono dare ai risultati posti sotto forma di indici un senso prospettico.

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I livelli di business dell’industria 4.0

Diversamente si può raggiungere una fotografia anche accurata dello stato delle cose. Esiste poi un ulteriore livello di analisi delle imprese che focalizza ai modelli di business adottati. Questo approccio recupera il “come fare” le cose attraverso il “perché” e come fare impresa. Infatti, se da un lato l’innovazione tecnologica può riguardare processi e prodotti, dall’altro sempre più si afferma l’importanza di allineare i modelli di business. I livelli di ciascuna impresa devono raffrontarsi a nuovi paradigmi che si sono rivelati vincenti anche nelle ultime e critiche vicissitudine globali.

Gli step da percorrere sulla strada del digitale

Secondo FourWeekMBA, che nonostante il nome è frutto del lavoro incessante dell’italiano Gennaro Cuofano, i livelli con cui è possibile classificare i modelli di business votati alla tecnologia sono quattro a seconda del ruolo che la tecnologia svolge nell’azienda. Il primo livello riguarda le imprese che hanno già adottato tecnologie digitali per la comunicazione o distribuzione del loro prodotto. Si tratta di soluzioni anche semplici come un sito web aziendale operativo e aggiornato o un canale di vendita online non automatizzato. Agli occhi del cliente può sembra un ben minimo raggiungimento ma l’esperienza raccolta dal campo in diversi settori evidenzia quanto già un approccio orientato al cliente tramite strumenti digitali sia difficile da intraprendere e da ritrovare efficacemente implementato. […]


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A cura di Marco Zonetti

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