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“In un momento in cui il nostro paese paga a caro prezzo le conseguenze della fortissima crisi energetica e le ripercussioni della guerra in Ucraina, e le attività produttive sono schiacciate dal caro-carburanti e dalle difficoltà nell’approvvigionamento delle materie prime, il mondo delle imprese italiane è costretto a ripensare completamente il proprio rapporto con i cittadini-consumatori e con la sostenibilità, e a trovare nuove strategie e nuove vie da percorrere verso l’autosufficienza energetica”.

Le imprese prospettano il “dopo” crisi

Lo afferma Francesco Tamburella, presidente di ConsumerLab e portavoce del Comitato organizzatore della seconda edizione del Congresso nazionale Future Respect, in programma allo Stadio di Domiziano (piazza Navona) a Roma dal 28 al 30 aprile e dedicato alle imprese italiane che metteranno sotto la lente la cultura della sostenibilità. “Dai primi feedback che stiamo ottenendo in questi giorni dai partecipanti – ha evidenziato Tamburella, presidente del centro studi ConsumerLab specializzato in sostenibilità – l’urgenza più sentita dalle imprese italiane, in questo momento, è proprio quella di focalizzare l’attenzione sul modo in cui la sostenibilità possa aiutare le aziende ad uscire alla crisi attuale e diventare concretamente il volano per essere sempre più autonomi sul piano dell’approvvigionamento energetico”.

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Proprio per dare risposte e cercare soluzioni condivise utili ad affrontare le tante emergenze che attagliano il mondo delle imprese (energia, benzina, materie prime) il Congresso Future Respect riunirà nella capitale le aziende che si sono distinte nella ripresa post-Covid, allo scopo di promuovere uno scambio di esperienze nel senso dell’open innovation.

Imprese e crisi dei prezzi, il parere di Assoutenti

Sull’argomento è intervenuta anche Assoutenti, commentando le richieste di informazioni avanzate dall’Autorità in merito ai rincari dei prezzi di benzina e gasolio. Esprimiamo soddisfazione per la decisione dell’Antitrust di accendere un faro sul settore dei carburanti, ma non basta, e riteniamo indispensabile un intervento del Governo per bloccare le speculazioni “legali” sui prezzi. “Grazie al faro dell’Antitrust sarà possibile verificare se l’abnorme crescita dei listini alla pompa sia stata “dopata” da speculazioni illegali nei vari passaggi della filiera – afferma il presidente Furio Truzzi – I rincari di benzina e gasolio delle ultime settimane non appaiono giustificati né dalle quotazioni internazionali del petrolio, né da riduzioni delle forniture legate alla guerra in Ucraina, e costano oltre 900 euro a famiglia in più solo per i maggiori costi di rifornimento rispetto al 2021”.

“Tuttavia indagini di questo tipo non bastano, e occorre intervenire in fretta sulle speculazioni “legali” legate ai prezzi di benzina ed energia e ammesse dal mercato – prosegue Truzzi – Per tale motivo chiediamo al Governo di imporre da subito tariffe amministrate per carburanti, luce e gas, unica possibilità per tutelare concretamente famiglie e imprese da quotazioni sui mercati che salgono repentinamente anche in assenza di illeciti” – conclude Truzzi.

Con questo nostro canale di informazione continueremo a tenervi aggiornati su questa grave situazione che vede coinvolti tutti i Paesi, direttamente o indirettamente…sperando che anche questa guerra abbia davvero le ore contate! Buona lettura!

A cura di Tommaso Mazziotti
Editore 

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