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Target 2020 sull’energia, quali regioni italiane hanno fatto meglio? Le forniture italiane di gas vacillano da tempo data l’importazione da Mosca, non tra le migliori scelte vista la politica del capo del Cremlino, per il 40% del totale. Ma perché si parla ancora di gas quando con gli impianti di ultima tecnologia potremmo sfruttare sole e vento in modo molto più efficiente, gratuito ed ecosostenibile? Si può ancora parlare di “impianti bloccati”?

Target 2020 energia, Emilia Romagna al top

Le domande potrebbero essere infinite. Quanti sono gli impianti che attendono di essere approvati e quanti in attesa di una risposta definitiva per quanto riguarda le autorizzazioni? Come si stanno comportando le istituzioni? Quali sono le regioni che ostacolano maggiormente le autorizzazioni agli impianti rinnovabili? Quali regioni hanno raggiunto i target al 2020 sull’energia? E quante hanno già predisposto il piano energetico al 2030? Nella classifica generale italiana per le performances sui target 2020 chi ne esce meglio è l’Emilia-Romagna, seguita da Lazio e Sicilia. Ultima in classifica, invece, è la Puglia che merita una riflessione a sé in quanto ha raggiunto il target che si era posta per il 2020 ma questo aveva una dimensione risibile (200 MW) rispetto alle caratteristiche del territorio.

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Verso il 2030, ecco chi si comporta meglio

E invece per quanto riguarda i target del 2030 quante regioni hanno approvato un piano energetico? Tra le Regioni che hanno adottato la strategia energetica al 2030 figurano Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige, Sicilia e Piemonte. Mentre Campania e Molise, pur avendo approvato il proprio PEAR, non hanno indicato obiettivi quantitativi da raggiungere. Risultano in consultazione quelli di Lombardia, Lazio, Calabria e, nuovamente, Puglia.

Anche la stima dell’Europa non lascia ben sperare

Ma, nonostante la rilevanza di quanto sottolineato nelle differenze tra le varie regioni, come si sta comportando tutta l’Italia mediamente riguardo alla quota di rinnovabili sul consumo finale di energia? E come l’Europa? Sebbene vi sia un ritardo di 24 anni dell’Italia rispetto all’obiettivo fissato, anche la stima sull’Europa non lascia ben sperare. Infatti questa mancherà il nuovo obiettivo al 2030 proposto dal pacchetto “Fit for 55” di più di 12 punti percentuali, raggiungendolo solo nel 2043. È stata necessaria una guerra, con conseguenti disastri storici/civili e dunque una crisi economica, per evidenziare le problematiche relative al consumo di gas benché da decenni ormai scienziati di tutto il mondo e fenomeni facilmente comprensibili anche da occhi meno esperti urlavano un richiamo alle rinnovabili. […]


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A cura di Pio Savelli

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