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Per garantire un sistema efficace di formazione 4.0 e sviluppare nuove competenze digitali tra i lavoratori è riconosciuto alle imprese un credito d’imposta potenziato fino al 70% per le piccole e al 50% per le medie, nel caso in cui questi servizi siano eseguiti da soggetti certificati dal Ministero dello Sviluppo economico. E’ quanto stabilisce il decreto attuativo firmato dal ministro Giancarlo Giorgetti che rende operativo il nuovo regime fiscale agevolativo sulla formazione 4.0 – previsto nel Decreto legge “Aiuti” – al fine di rafforzare i percorsi formativi in modo che siano coerenti alla trasformazione tecnologica dei processi produttivi e legati ai fabbisogni delle imprese nell’ambito del piano transizione 4.0.

Formazione 4.0, potenziata il credito d’imposta: le parole del Ministro

“Sostenere gli investimenti delle imprese in formazione e crescita delle competenze digitali dei lavoratori è uno dei pilastri dell’azione del Governo”. E’ quanto dichiara il ministro Giorgetti. “L’obiettivo – aggiunge – è creare le condizioni per promuovere un modello di fare impresa in cui il fattore umano sia tutelato e valorizzato. Questo anche attraverso un efficace sistema di certificazione delle attività formative. E’ infatti importante fornire una risposta adeguata alla domanda di maggiori competenze professionali che dovranno accompagnare la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi”.

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Le nuove aliquote del credito d’imposta

In particolare, le nuove aliquote del credito d’imposta per la formazione 4.0 vengono incrementate: dal 50% al 70% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di 300.000 euro per le piccole imprese; dal 40% al 50 % delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di 250.000 euro per le medie imprese. Per le grandi imprese il credito rimane al 30% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di 250 mila euro.

Le attività formative e i settori interessati

Le attività formative riguarderanno i settori delle vendite e marketing, informatica, tecniche e tecnologia di produzione, e dovranno essere svolte da soggetti qualificati esterni all’impresa, tra cui rientreranno anche i centri di competenza ad alta specializzazione e gli EDIH (European Digital Innovation Hubs). A garanzia dell’effettivo svolgimento delle attività formative e del loro livello qualitativo sono inoltre introdotti specifici parametri che vincoleranno l’erogazione del contributo agevolativo alla certificazione dei risultati conseguiti dai lavoratori, sia in termini di acquisizione che di consolidamento di competenze professionali 4.0. Il decreto entrerà in vigore dopo pubblicazione in Gazzetta ufficiale.

Comunicato Stampa

A chi richiedere la formazione 4.0? I nostri consigli

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