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Sono 14 le sanzioni che l’Antitrust ha avviato contro case produttrici di auto che operano in Italia sulle offerte di leasing. Secondo l’autorità le modalità di presentazione delle offerte d’acquisto con finanziamento e leasing erano omissive e ingannevoli. Veniva, infatti, enfatizzato il contenuto importo della rata mensile oppure un prezzo non comprensivo di oneri finanziari o spese, relegando allo stesso tempo, in sezioni di non agevole lettura, informazioni essenziali sul costo da sostenere.

L’Antritrust sanziona le offerte sul leasing auto, i casi

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha chiuso, accettando gli impegni proposti, 14 procedimenti avviati nei confronti delle maggiori case automobilistiche che operano in Italia. Queste sono FCA (Fiat, Jeep, Alfa Romeo), Volkswagen (Volkswagen, Seat, Škoda), PSA (Peugeot, Citroën, Opel, DS), Renault (Renault, Dacia), Toyota (Toyota, Lexus), Ford, BMW (BMW, Mini), Mercedes, Hyundai, Kia, Suzuki, Nissan, Honda, M.M. Automobili (distributore esclusivo Mitsubishi).

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Occhi puntati su finanziamenti e leasing delle auto

Il finanziamento è oggi una delle più diffuse modalità di acquisto delle autovetture nuove. Nel tempo, ai finanziamenti tradizionali caratterizzati da una lunga durata e da un anticipo di importo variabile, si sono affiancati i finanziamenti con maxirata finale. Più di recente, alcune case automobilistiche hanno iniziato a proporre ai consumatori, in alternativa all’acquisto, contratti di leasing di durata spesso triennale, strutturati sulla base di un rilevante anticipo, una rata mensile e, in caso di leasing finanziario, un’opzione di riscatto. Si tratta di proposte piuttosto complesse per la presenza di differenti elementi (anticipo, un numero di rate mensili, maxirata finale /valore di riscatto), che permettono diverse ripartizioni dei pagamenti nel tempo.

Gli impegni delle società di automobili, dopo la sanzione

Gli impegni presentati dalle società – che riguarderanno sia la comunicazione digitale, sia quella tradizionale offline – consentono al consumatore di comprendere, già da una prima lettura delle condizioni dell’offerta, l’entità dell’impegno economico richiesto e la sua distribuzione nel tempo. La concentrazione in un unico riquadro visivo di tutte le informazioni economiche rilevanti (l’entità dell’anticipo, il numero e l’importo mensile delle singole rate e dei canoni di leasing, l’entità del versamento finale, l’eventuale valore di riscatto, il TAN e il TAEG), presentate in modo chiaro e con adeguata evidenza grafica, permette al consumatore di calcolare con semplici operazioni aritmetiche il costo della vettura e comprenderne le modalità di pagamento nel tempo.

Il Comunicato dell’Antitrust

“Gli impegni proposti – spiega in un comunicato stampa l’Antitrust – rappresentano, dunque, un significativo miglioramento della comunicazione relativa alle condizioni di finanziamento perché riducono l’asimmetria informativa, assicurano condizioni di offerta trasparenti e immediatamente comprensibili, innovano la comunicazione del settore automobilistico e, soprattutto, mettono fine alla prassi corrente che enfatizzava al primo contatto il contenuto importo della rata (o del canone) mensile oppure un prezzo che non comprendeva oneri finanziari o spese”.

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