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Una vera rivoluzione per il mondo del lavoro sul campo dell’aggiornamento sulle nuove tecnologie con l’introduzione del credito d’imposta concesso dal Ministero dello Sviluppo Economico alle aziende per la formazione 4.0. Con la formazione digitale del 2022, infatti, si avvia un modello tutto italiano per rinnovare le aziende del Bel Paese mettendole al passo con i tempi. Percorsi studiati per garantire un sistema efficace di attività formative e sviluppare nuove competenze digitali tra i lavoratori saranno calati sulle aziende e sui dipendenti.

Formazione 4.0, la palla passa alle aziende

Non è possibile nel 2022 ancora pensare ad aziende che non utilizzano cloud o reti ad alta potenzialità connettiva. Molto spesso device e materiale informatico restano impacchettati nell’attesa di formare il personale, e quando questo avviene, quella stessa tecnologia diventa vetusta e obsoleta, visto i tempi della formazione. Le colpe non possono ricadere sulle aziende, soprattutto se si tiene conto degli alti costi legati alla formazione del personale. In un periodo di crisi l’imprenditore cerca sempre di più di garantire lo stipendio nonostante i rincari e così facendo è costretto a tagliare su quelle spese che molto spesso sono identificate come collaterali. Una visione sbagliata che porta le aziende a non rinnovarsi e a non economizzare anche i processi produttivi.

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L’utilizzo delle nuove tecnologie

L’utilizzo delle nuove tecnologie abbatte i costi in maniera sostanziale. Per invertire la rotta il Ministero dello Sviluppo Economico ha previsto un credito d’imposta fino al 70% per le piccole imprese e al 50% per le medie imprese, sulle spese sostenute per la formazione erogata da soggetti certificati dal MISE. Una opportunità che crea sgravi importanti dando al mondo del lavoro una linfa di innovazione fondamentale per stare sul mercato internazionale.

Il credito di imposta in formazione

Scendendo nello specifico il credito d’imposta formazione 4.0 è un’agevolazione fiscale rivolta alle imprese da applicare alle spese sostenute per la formazione in ambito digitale e da qui il nome “formazione 4.0”. Il credito, come già specificato, per il 2022, ammonta al 70% della spesa per le piccole e al 50% per le medie imprese. La misura mira a sostenere le aziende italiane nel processo di trasformazione tecnologica e digitale creando o consolidando le competenze nelle tecnologie ed è previsto dal Piano nazionale Impresa 4.0.

Il Piano Nazionale Impresa 4.0

Istituito per la prima volta dalla Legge 27 dicembre 2017, n. 205 (Legge di Bilancio 2018), è stato rinnovato nel corso degli anni. L’ultima modifica, con aumento delle aliquote, è quella prevista nel Decreto Aiuti (articolo 22) e dal relativo Decreto MISE dell’8 luglio 2022, in corso di pubblicazione. Ma vediamo come funziona il credito formazione 4.0. Una misura dedicata a tutte le imprese con sede in Italia, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali. […]


Continua a leggere a pag. 19 del magazine

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