Ad urne chiuse, sono almeno quattro i risultati che fanno notizia, margine delle elezioni politiche 2022. La vittoria del centrodestra, segnata dall’esplosione dei “Fratelli d’Italia” di Giorgia Meloni; la sconfitta del centrosinistra; la mancata sconfitta dei Cinquestelle; l’aumento dell’astensionismo.
Il commento sulle elezioni politiche 2022
Il centrodestra ha vinto in maniera netta, ha conquistato il 44% dei consensi a Camera e Senato. Fratelli d’Italia ha preso il 26% dei voti e, da solo, vale più di Lega (8,8%) e Forza Italia (8,1%) insieme. Queste due, rispetto alle ultime elezioni politiche del 2018, sono dimezzate o più che dimezzate. Forza Italia conquista 45 seggi alla Camera e 18 al Senato e il suo leader Silvio Berlusconi, a fronte di “una morte annunciata”, può rivendicare un ruolo storico per sé e per il suo partito nella costruzione e nella vittoria del centrodestra. Al contrario, Salvini – che aveva il 34% solo tre anni prima – ha perso oltre 3milioni di voti e può gioire solo per avere eletto un gruppo assai numeroso di deputati. Resta da dire degli altri alleati di centrodestra, la lista “Noi moderati”: bocciati, hanno conseguito meno dell’1%. Ancora più rimarchevole è il dato del Senato che vede il partito meloniano (26,1%) prendere più voti di tutto il centrosinistra (25,99%).
La débacle del centrosinistra
Su questo fronte, il paesaggio è davvero desolante, solo rovine. Il Pd è al 19%, poco meglio di quello disastroso capitanato da Renzi nel 2018, ma con 800mila voti in meno. Mentre gli altri inquilini del centrosinistra, i rossoverdi dell’alleanza verdi – sinistra si sono limitati al solito compitino. Hanno raccolto un milione di voti, un 3,5% che basta ad eleggere i rappresentanti della quota proporzionale. Lo stesso obiettivo è sfuggito per pochissimo a “Più Europa” di Emma Bonino, che ha chiesto il riconteggio dei voti. Fallimento completo per “Impegno Civico” di Luigi Di Maio, che porta in Parlamento solo l’eterno Bruno Tabacci – eletto all’uninominale di Milano – e consegna ad una fine ingloriosa l’ex grillino di Pomigliano.
I sopravvissuti
Caso tutto da interpretare quello del Movimento 5 Stelle che, pur perdendo oltre 6 milioni di voti, sconfigge quanti – quasi tutti gli osservatori – ne prevedevano la scomparsa e conquista il 15,5%. Quello dei Cinque Stelle è un caso veramente molto particolare, destinato ad occupare le pagine dei giornali e gli studi degli analisti per lungo tempo, poiché il partito di Conte ha ribaltato le previsioni, cavalcando soprattutto il tema del reddito di cittadinanza, diventato ben presto l’argomento più convincente della propaganda elettorale grillina. La scelta contiana ha permesso al M5S di rinverdire, specie nel Sud Italia […]
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