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La formazione continuerà ad essere un’opportunità anziché un semplice adempimento, grazie al Fondo Nuove Competenze (FNC). Con le sfide tecnologiche che attendono le aziende era impossibile pensare che l’upgrade dei dipendenti dovesse essere mortificato dalle leggi. Ecco perché, tra gli ultimi adempimenti del Governo uscente, vi è il rifinanziamento del Fondo Nuove Competenze (FNC) che è stato prorogato anche al 2023.

Fondo Nuove Competenze, il rimborso da Anpal

Il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha firmato il decreto attuativo che regolamenta il nuovo Fnc, il programma nazionale con il quale Anpal rimborsa i datori di lavoro delle retribuzioni dei dipendenti che partecipano a percorsi formativi, rifinanziato per il 2022 con un miliardo di euro. Il programma, nell’anno 2021, ha avuto un discreto successo e ha previsto la chiusura delle domande nel mese di giugno. Attraverso questo programma, finanziato con risorse europee, è stato possibile consentire alle aziende di ammortizzare le spese per la formazione dei dipendenti.

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Le risorse del Fondo Nuove Competenze

Le risorse sono state anche un sostegno non indifferente durante la fase pandemica che ha bloccato numerosi processi migliorativi. Oltre alla conferma per l’anno 2023, il decreto ha apportato ulteriori migliorie. Sono stati modificati, infatti, i meccanismi e le finalità di intervento del Fnc, ridefinendone le linee direttrici. Il primo intervento riguarda l’orientamento della formazione allo sviluppo di competenze digitali e green. Questi obiettivi sono diventati primari dopo che anche il PNRR ha veicolato grandi risorse in questo senso. Con la necessità di avere, anche nel settore privati, delle competenze specifiche in questo senso, sono state incrementate le risorse per la formazione sui temi dell’ambiente e del digitale purché correlabili ai repertori professionali di riferimento.

Maggiore integrazione con altri fondi

Un’altra miglioria riguarda la maggiore integrazione con i fondi interprofessionali. In questo senso, i fondi paritetici costituiranno il canale di accesso privilegiato al Fnc. Pertanto le stesse istanze da presentare ad Anpal dovranno essere presentate, ove possibile, anche al fondo paritetico al quale si aderisce. Non potrà essere soggetto erogatore della formazione la medesima impresa che ha presentato istanza di accesso al Fondo. Inoltre il fondo coprirà i costi del 100% dei contributi assistenziali e previdenziali (al netto degli eventuali sgravi contributivi fruibili nel mese di approvazione dell’istanza di accesso al Fondo) e del 60% della retribuzione oraria delle ore destinate alla formazione.

Nuovo bando in arrivo

Nel mese di ottobre Anpal provvederà a pubblicare il bando che consentirà alle aziende di richiedere i finanziamenti con modalità a sportello e quindi fino a esaurimento delle risorse disponibili a livello nazionale. I percorsi formativi saranno completamente gratuiti per le aziende. Le ore dedicate alla riqualificazione saranno infatti a carico dello Stato, il che comporterà anche una riduzione per le imprese del costo del lavoro. Le aziende potranno, inoltre, approfittare dei fondi interprofessionali per l’erogazione dei percorsi formativi. Questo implica un ulteriore vantaggio di natura economica: con l’iscrizione ai fondi interprofessionali, le aziende possono destinare lo 0,30% dei propri contributi obbligatori INPS al fondo e investirli per la formazione continua delle risorse lavorative e il loro aggiornamento professionale.

Come funziona il Fondo Nuove Competenze

Le aziende, a seguito di un accordo sindacale di rimodulazione dell’orario lavorativo, possono ridefinire l’orario lavorativo destinando le ore in eccesso alla formazione dei propri dipendenti al fine di migliorarne le competenze o favorire una riqualificazione professionale. Il Fondo si fa carico del costo del lavoratore in formazione, senza diminuirne lo stipendio e senza costi per l’azienda. Possono farne richiesta i datori di lavoro del settore privato che abbiano stipulato accordi collettivi di II° livello per la rimodulazione dell’orario di lavoro, destinando le ore di lavoro risparmiate alla frequenza di percorsi formativi e di aggiornamento professionale del personale dipendente e/o in somministrazione.

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