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I Lep sono i livelli essenziali delle prestazioni e dei servizi che devono essere garantiti in modo uniforme sull’intero territorio nazionale. Questo perché riguardano diritti civili e sociali da tutelare per tutti i cittadini. La definizione dei Lep in alcuni casi è implicita in norme già vigenti. Per fare un esempio, la presenza dell’anagrafe in ciascuno dei quasi 8.000 comuni italiani è (con le dovute cautele) assimilabile un livello essenziale delle prestazioni. Si tratta infatti di un servizio connesso con diritti e servizi fondamentali per la cittadinanza e quindi non sarebbe accettabile se in alcuni territori non venisse erogato.

Cosa si intende per livelli essenziali di prestazioni

Esistono quindi una serie di ambiti in cui la legge dello stato nel corso dei decenni ha già affidato o delegato agli enti territoriali determinati compiti e questi sono tenuti a garantire il servizio. In una serie di altri settori invece non sono ancora stati individuati i livelli del servizio da garantire. Sono i servizi erogati in modo disomogeneo sul territorio nazionale (come quelli sociali e socio-educativi). La costituzione affida allo stato, come competenza esclusiva, il compito di definire i Lep: Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie: (…) determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale – Costituzione italiana, art. 117 c. 2, lett. m

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Un concetto in cerca di definizione

I Lep, pur previsti dalla costituzione, non sono stati ancora definiti. Al netto di quelli già impliciti nelle normative vigenti, sono ancora molti i settori in cui i Lep devono essere definiti, dai servizi sociali al trasporto locale. Ciò rappresenta una questione istituzionale di primaria importanza, perché significa che il dettato costituzionale resta inattuato su un punto dirimente. Il motivo, come approfondiremo, è che dalla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni consegue necessariamente un aggravio di spesa per le casse dello stato.

La determinazione dei costi

Come stabilito dalla legge delega sul federalismo fiscale (42/2009), c’è infatti un rapporto diretto tra la definizione dei Lep e la determinazione di costi e fabbisogni standard da riconoscere ai comuni e agli altri enti locali. Anche se ancora i Lep non sono stati definiti, è per colmare questo tipo di divari che, nel 2019, è stata realizzata una prima normalizzazione. Nel 2021, sono stati introdotti gli obiettivi di servizio (Os). Se in passato poteva capitare che un comune si vedesse riconosciuto un fabbisogno pari a 0, ad esempio sui servizi prima infanzia, adesso, grazie alle revisioni metodologiche approvate dalla commissione tecnica per i fabbisogni standard, tutti i comuni si vedono riconosciuti dei livelli di copertura minimi. Dapprima sugli asili nido, poi sui servizi sociali comunali (Legge di bilancio 2021, art. 1 commi 791 e 792).

Servizi essenziali di prestazioni e solidarietà comunale

Non sono ancora livelli essenziali delle prestazioni, ma un livello minimo che tutti i comuni dovrebbero conseguire nell’erogazione di un servizio. Per raggiungerlo, il fondo di solidarietà comunale è stato incrementato sia per lo sviluppo dei servizi sociali che per il potenziamento degli asili nido. A oggi, la definizione dei Lep resta uno degli aspetti più rilevanti che mancano per l’attuazione del federalismo fiscale. Un’urgenza rilevata anche nel corso del monitoraggio sull’attuazione della legge sul federalismo fiscale, in sede parlamentare. “Il mancato esercizio del potere di delegazione legislativa e dei decreti legislativi ha riguardato alcuni importantissimi settori: la definizione dei Lep per i beni e servizi pubblici comunali ai fini della relativa perequazione integrale; la definizione dei fabbisogni standard e dei Lep per le regioni…”.

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