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Progetto IBITIKAR – Quaranta accademici libici a Lecce per approfondire la ricerca scientifica nel campo dell’ingegneria per la sostenibilità, la resilienza, le tematiche ambientali, in particolare il monitoraggio del particolato atmosferico e i danni causati dall’inquinamento sulla salute umana, l’ICT e molto altro.

I dettagli del Progetto IBITIKAR

Si è appena conclusa un’intensa attività di formazione presso l’Università del Salento nell’ambito del progetto ERASMUS+ IBTIKAR. Ibtikar (“innovazione” in arabo) è un progetto nazionale coordinato da UNIMED – Unione delle Università del Mediterraneo (che ha sede a Roma), che vede coinvolto l’Ateneo salentino e il cui responsabile scientifico è il Direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione Antonio Ficarella. Il progetto Ibtikar prevede la definizione di un White Paper volto a portare l’attenzione dei decisori sulla definizione di un’agenda nazionale libica della ricerca, che sosterrà le strategie di specializzazione all’interno delle università, rafforzando i centri di ricerca e le unità di ricerca esistenti, supportando le università nella gestione della ricerca e nello sviluppo di competenze specifiche, nonché la creazione di infrastrutture adeguate.

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La formazione continuerà a Lecce

Lo scorso novembre una delegazione di formatori europei, compresi docenti di UniSalento, si era recata a Tunisi per una settimana di formazione a un gruppo di circa ottanta accademici e amministrativi libici. Nei prossimi giorni la formazione continuerà dunque a Lecce, dove giungeranno rappresentanti delle Università libiche di Tripoli, Benghazi, Misurata, Sebha, Zawia, Bani Waleed, Sirte, Elmergib, Alasmarya Islamic, Ajdabiya, LIMU, oltre a rappresentanti dei partner portoghesi dell’Università di Tras-os-Montes and Alto Douro. Era presente anche il Rettore dell’Università di Bani Walid Salahaldein Alsadey Saleh.

L’interesse verso le tematiche energetiche

Gli accademici libici giunti a Lecce, hanno dimostrato molto interesse verso le tematiche energetiche e la meccanica: le energie rinnovabili, la mobilità sostenibile, la transizione energetica, l’idrogeno. I professori Maria Grazia De Giorgi, Giovanni Manente, Paolo Carlucci e Riccardo Nobile, li hanno accolti nei vari laboratori, mostrando strumentazioni e motori. Grande attenzione anche verso il grande laboratorio Eumer, EUropean Maritime & Environmental Reseach, che si occupa di ingegneria marittima e costiera ed è dotato di una vasca 3D e di un canale 2D con generatore di moto ondoso. I Professori Samuele De Bartolo e Antonio Francone hanno fatto scoprire tutte le “meraviglie” di questo luogo incredibile.

A IBITIKAR il monitoraggio del particolato

Il monitoraggio del particolato ambientale attraverso stazioni di campionamento, attive 24 h su 24, 7 giorni su 7, dell’ ISAC CNR ha destato interesse e curiosità: tantissime sono state le domande rivolte al Research Director Daniele Contini, sia nella Plenary, che durante le visite ai laboratori. Le implicazioni sulla salute del danno causato dal PM10 e PM2.5, e oltre, stimato attraverso saggi biologici su opportune linee cellulari immortalizzate, cioè che sono capaci di replicarsi all’infinto, ha focalizzato a lungo l’attenzione dei libici, che continueranno ad approfondire queste tematiche. […]

Continua a leggere a pag. 18 del magazine

A cura di Maria Pia Romano

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