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Dalle segnalazioni che quotidianamente giungono ai nostri sportelli Movimento Consumatori, rileviamo purtroppo, che in questo particolare periodo pandemico, “le truffe” sono in esponenziale aumento… Dal famigerato pacco in consegna al danno da incidente stradale che ha cagionato un nostro congiunto, che per il quale i lestofanti chiedono telefonicamente un risarcimento in danaro contante, e tante altre diavolerie che gli abili malfattori s’inventano giorno dopo giorno…



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La truffa che più può ledere un cittadino, resta comunque IL FURTO DI IDENTITA’ (oggi sempre più pericolosamente diffuso su Internet, in particolare sui social network). Può succedere che: dopo un accesso a una centrale rischi – magari dopo la richiesta di un finanziamento per acquistare un bene o di un mutuo per l’acquisto o la ristrutturazione della casa o in altre ipotesi in cui è stato richiesto “credito a consumatori”; o perché è stata ricevuta una misteriosa richiesta di pagamento da parte di una finanziaria a cui è stato ceduto un credito apparentemente inesistente; o a seguito di addebiti non autorizzati sul conto corrente o sulla carta di credito; il consumatore scopra di essere vittima di un furto di identità qualcuno si è impossessato dei suoi dati personali e li ha utilizzati per ottenere un prestito a nome suo o effettuare pagamenti online (un caso di furto di identità è il phishing).



Le conseguenze potrebbero essere anche gravi: non solo il rischio di dover rispondere per debiti mai contratti, ma anche l’impossibilità di accedere al credito e eventualmente non poter acquistare nei tempi concordati (è consigliato, ad esempio, in caso di acquisto dell’abitazione, prima di firmare qualsiasi proposta d’acquisto, per evitare di perdere la caparra confirmatoria e dover sostenere spese per provvigioni), verificare presso le centrali rischi la propria situazione debitoria (e in ogni caso subordinare la proposta alla condizione della concessione del mutuo da parte della banca).

Cosa bisogna fare in caso di furto di identità? Innanzitutto è necessario chiedere alla società che vanta il credito copia del contratto di credito al consumo. Sarà poi necessario sporgere denuncia alle autorità competenti (il furto di identità è di per sé un reato, in quanto rientra nella fattispecie prevista dall’art. 494 Cod. Penale di sostituzione di persona, associato al reato di truffa o di furto) e chiedere la cancellazione del debito a tutte le centrali rischi. Nel caso in cui la banca o la finanziaria neghino la cancellazione, potrebbe essere necessario far verificare da un esperto grafologo l’autenticità della sottoscrizione e chiedere in via giudiziaria l’annullamento del contratto. In questa ipotesi, la banca o la società finanziaria potranno essere chiamate a rispondere di illegittima iscrizione a centrali rischi e dovranno risarcire i danni subiti dal consumatore.

Ovviamente, per questa e per qualsivoglia altra tipologia di truffa patita, meglio sarebbe farsi seguire da legali esperti in materia “Gli Sportelli del Movimento Consumatori” sono sempre a disposizione delle parti lese. Per ulteriori informazioni e/o assistenza telefonare al 338.7979600 oppure scrivere a puglia@movimentoconsumatori.it

A cura di Bruno Maizzi
Vicepresidente Nazionale Associazione Movimento Consumatori



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