Advertisement

Sono state tante le reazioni istituzionali all’esclusione delle case unifamiliari dalla proroga del Superbonus 110%. Tra queste, una delle più veementi, è stata quella di Riccardo Fraccaro (M5S), già ministro e sottosegretario di Stato nei precedenti Governi. Fraccaro ha definito “scellerata” e “inaccettabile” questa decisione del Governo inserita all’interno della manovra e ha auspicato un dietrofront da parte dell’esecutivo.

“Ignorare la geografia del nostro Paese potrebbe portare a un falso assunto” – afferma Fraccaro – “chi vive in case unifamiliari è ricco e chi vive in appartamento è povero. Ma il nostro Bel Paese è caratterizzato da migliaia di piccoli e medi comuni che rappresentano la spina dorsale del nostro territorio: limitare la misura ai soli condomini escluderebbe la maggior parte delle famiglie italiane e renderebbe vano l’obiettivo di rendere efficienti dal punto di vista energetico tantissime abitazioni”.

Advertisement

“Ridurre oggi il Superbonus – continua Fraccaro – significa venire meno agli impegni presi prima di tutto nei confronti delle nuove generazioni nella lotta contro il riscaldamento globale. Anziché avviarci verso la stagione del debito buono, come aveva annunciato il Presidente del Consiglio Mario Draghi, ridurre oggi il Superbonus significa ritornare alle vecchie logiche dell’austerità. Se vogliamo una crescita economica e virtuosa del nostro Paese dobbiamo cambiare questo antiquato paradigma e superare i vecchi parametri di bilancio europeo per guardare a un futuro che ponga come obiettivo primario e urgente la transizione ecologica e sostenibile del Paese”.

Advertisement