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É arrivato il momento di rottamare la vostra tv. Ogni fine anno, in prossimità della scadenza del famigerato e obsoleto “canone TV” (regio decreto-legge 21.02.1938), come Movimento Consumatori, ci siamo occupati di informare i cittadini, del come, del perché ed in favore di chi, si è costretti ad elargire la malvista tassa annuale.

Obbligati a rottamare la tv, in piena crisi pandemica

Quest’anno, come se non bastasse il periodo pandemico, che ha ridotto sul lastrico tante famiglie, e ancor di più i recenti esponenziali aumenti delle utenze domestiche e dei carburanti emanati dall’attuale Governo (a parere dello scrivente assolutamente ingiustificati, impropri o meglio indecenti), dal 20 ottobre siamo stati “invitati” a rottamare la vecchia tv. Se si vuole continuare a vedere la televisione, si dovranno sostenere ulteriori spese, dovute al passaggio della nuova tecnologia di trasmissione di ricezione del segnale televisivo. Pertanto, o si decide di sostituire l’apparecchio o si adatta quello esistente attraverso l’applicazione di un decoder di nuova generazione.

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Non è la prima volta che accade

Già qualche anno fa, fummo costretti a rottamare la tv e/o applicare un decoder, per continuare a vedere la TV. Oggi, nel momento meno opportuno, ci risiamo… ma il Governo sempre attento al benessere ed alle esigenze dei cittadini, fa bella mostra di se, attraverso un bonus. “Se si decidesse di sostituire il televisore, si può beneficiare del bonus rottamazione TV fino a dicembre 2022 o fino ad esaurimento delle risorse finanziate (250 milioni di euro). Il bonus è di €100,00 o pari ad uno sconto del 20% sul prezzo del televisore”, in barba alle tanto di moda “scelte ecologiche per salvare il pianeta”.

Ma aldilà delle personali considerazione, vediamo nel dettaglio cosa accade: Dal 20 ottobre, così come innanzi detto, chi detiene un televisore acquistato prima del 22.12.2018, sarà sicuramente costretto a rottamarlo e/o adeguarlo con il decoder. “Attenzione” – prima di ricorrere a questa ulteriore spesa, si consiglia di provare a sintonizzarsi su qualsiasi canale che trasmette in HD per verificare se risulta visibile (tipo Canale 5 si dovrebbe vedere digitando il canale 505), se si vede è tutto ok “l’apparecchio in questione riesce a supportare il passaggio a Mpeg-4”.

Se non si dovesse vedere, mano al portafogli…

Il passaggio definitivo dal DVB T al DVB T2, invece, non si conoscono al momento le date precise. Nel Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico è previsto a partire dal 2023, il che richiederà nella stragrande maggioranza dei casi la spesa relativa all’adeguamento. Si stima che, circa 18 milioni di famiglie abbiano un televisore con standard DVB T, per un totale di circa 36 milioni di apparecchi, di cui il solo 45/50% sono abilitati a supportare la codifica Mpeg-4. Comunque ci sarà bisogno nel corso del periodo di risintonizzare spesso i canali per continuare a vederli.

Per sapere se il vostro apparecchio è abilitato c’è bisogno di effettuare una prova: “se si sintonizza il canale 100 oppure 200, compare la scritta TestHecv”, tutto è a posto “nessuna ulteriore spesa bisognerà affrontare”. Che dire, non bastavano le tante problematiche che il popolo italiano è suo malgrado costretto da tempo a patire, ora anche il prezioso apparecchio, che ci ha tenuto compagnia nel periodo del lokdown e ci continua a farci compagnia, ci darà problemi… Ma oramai è notoria la cosa: “siamo italiani e ci piace sguazzare nelle problematiche”.

Per ricevere migliori delucidazioni e/o assistenza in merito al BONUS ROTTAMAZIONE 2021, basta rivolgersi alle nostre Sedi Movimento Consumatori Puglia – puglia@movimentoconsumatori.it – telefono 338.7979600. Il servizio è fornito nell’ambito del “Progetto SOS Famiglie” realizzato con i fondi Ministero Sviluppo Economico – Regione Puglia – Riparto 2020.

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