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Superbonus gioie e dolori. La misura di incentivazione ai lavori di efficientamento, tramite cessione del credito, ha rimesso in moto il settore dell’edilizia e al contempo ha permesso a tanti cittadini di rendere più sicuri e confortevoli le proprie abitazioni. Ma il rovescio della medaglia, così come da costume italiano, è stato un sistema di truffe sulla cessione del credito che ha portato a veri e propri cantieri fantasma in tutta Italia. L’allarme è stato lanciato dal Corriere della Sera che ha denunciato quanto sta accadendo a Treviso, dove la Guardia di Finanza ha fatto emergere un “buco nero” all’interno del quale sono finiti milioni di euro sotto forma di cessioni di credito per lavori che però non sono mai iniziati.

L’intervista all’esperto di Superbonus

Proprio per l’ampia diffusione di questo fenomeno distorsivo risulta utile affidarsi a degli esperti, per non incorrere in problematiche aggiuntive per una materia che è già di per sé complessa. Abbiamo chiesto a Gaetano Festa, responsabile commerciale di Gargano Esco – impresa di costruzioni, ristrutturazioni e servizi per l’edilizia, specializzata nell’ambito del Superbonus – di stilare le dieci best practice che i clienti devono tener presenti prima di addentrarsi nel mare magnum delle pratiche. Il caso di studio è quello di lavori da eseguire all’interno di un condominio.

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I 5 consigli della fase iniziale

1) VALIDITA’ DELL’ASSEMBLEA CONDOMINIALE. Come primo accorgimento è necessario accertarsi che i lavori per il Superbonus siano deliberati dall’assemblea condominiale in maniera corretta, sotto il profilo formale. In particolare, la decisione deve essere deliberata attraverso un atto valido. Se l’azienda che si propone non si preoccupa di questo aspetto vuol dire che potrebbero esserci dei profili di rischio.
2) STABILIRE UN ITER OPERATIVO PRECISO. È importante che chi esegue i lavori abbia in mente un cronoprogramma preciso. L’improvvisazione non porta mai nessun beneficio.  Altresì è importante stabilire i ruoli in tutto l’iter dei lavori, con chiari impegni reciproci. Una buona accountability porta ad avere ben chiare le responsabilità del general contractor, del soggetto cedente e dei condomini, per comprendere chi in futuro debba assolvere taluni adempimenti.

L’importanza delle informazioni


3) CORRETTO SCAMBIO DI INFORMAZIONI. Dopo aver stabilito i ruoli è necessario mantenere una costante e coerente comunicazione. Tutto deve essere reso noto, sia per quanto riguarda gli interventi programmati che quelli accidentali. In questo senso risulta importante operare un “Check” condiviso tra tutti gli attori in campo, soprattutto se i lavori riguardano un condominio in cui ci sono molte famiglie residenti. L’informazione costante è il miglior modo per capire la buona volontà delle parti. Se l’azienda non ragguaglia le parti allora vuol dire che non sta facendo un buon lavoro.
4) STUDIO DI PREFATTIBILITA DELLA SOCIETA’ DI PROGETTAZIONE. In ogni settore di operato la programmazione e la progettazione a monte sono un buon viatico per il successo. Servono per prendere visione della bozza dei lavori, con una proposta dell’intervento che si pensa di fare. Lo studio di prefattibilità va sottoposto all’assemblea dei condomini per un’ulteriore conferma di prosecuzione dell’incarico. Con questo atto si definisce a livello generale cosa si vuole fare e con quali strumenti. È buona prassi che i soggetti che cedono il credito vedano in anticipo come sarà fatto il lavoro.


5) INTEGRAZIONE ALL’INCARICO ORIGINALE. Questa è la fase in cui si vanno a puntualizzare alcuni aspetti che sono sopraggiunti dopo la progettazione iniziale. Dopo aver fatto avvicinare quanto più possibile le idee delle parti coinvolte nella pratica si può finalmente pervenire alla firma del contratto con più certezze. Il punto esatto da cui partire è stato fissato e allora non resta che suggellare l’intesa.

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A cura di Francesco Gasbarro

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