Advertisement

Questa volta niente smart working per le imprese e le pubbliche amministrazioni. Nonostante l’incalzare della nuova variante Omicron, i cui contagi sono aumentati in tutta Italia a livelli mai visti prima, il Governo ha deciso di tirare dritto. Le motivazioni sono state spiegate nell’ultima conferenza stampa dal Premier Mario Draghi. Non avrebbe senso – secondo il presidente del consiglio – limitare il lavoro (come la scuola) per poi lasciare ai cittadini la possibilità di incontrarsi liberamente altrove.

La richiesta di smart working da imprese e amministrazioni

Da ciò si evince la riapertura delle scuole e il mancato ricorso allo smart working. Infatti, nelle ultime settimane, le imprese e le pubbliche amministrazioni avevano chiesto la possibilità di rivedere i protocolli in essere per tornare a contare massivamente sul telelavoro. Tale possibilità è accolta con diffidenza dal Ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta.

Advertisement

Il punto di vista di Brunetta

Brunetta, è stato uno di coloro che hanno maggiormente spinto per il ritorno al lavoro in presenza. E quindi, dopo le critiche ricevute negli ultimi giorni, il Dipartimento della funzione pubblica ha pubblicato una nota in cui ha precisato che la linea fin qui seguita dal Governo (quindi le vaccinazioni, il Green pass, il Green pass rafforzato) ha consentito di convivere con il massimo livello di apertura delle attività economiche, sociali e culturali con il massimo livello di sicurezza sanitaria. Per questo il ricorso allo smart working resterà un’extrema ratio nelle situazioni più difficili. (leggi la nota del Ministero)

Un protocollo per proseguire in sicurezza

Il Ministero ha poi definito “incomprensibile” il richiamo del “tutti a casa” perché il contesto è diverso da quello del lockdown generalizzato. Inoltre il Governo ha di recente adottato un protocollo che norma il ricorso allo smart working. Queste norme vanno a colmare un vulnus che stava arrecando non pochi squilibri per i diritti dei lavoratori. A fronte di quanto deciso dal Governo “le amministrazioni pubbliche possono decidere la rotazione del personale consentendo il lavoro agile anche fino al 49% sulla base di una programmazione mensile, o più lunga”. La normalità però vuol dire ancora essere presenti in ufficio.

Advertisement