L’intervista all’assessore alla formazione della Puglia Sebastiano Leo
In questo articolo ascolteremo la testimonianza dell’assessore della Regione Puglia Sebastiano Leo in tema di formazione. La formazione professionale resta senza dubbi punto di connessione tra il mondo del lavoro e i giovani che si affacciano a questo mondo. Le competenze sulla formazione negli ultimi anni sono passati sempre di più in mano alle regioni, che in Italia hanno l’infausto compito di alzare l’asticella, visto che il nostro Paese è posizionato nella fascia medio bassa delle statistiche europee in materia di formazione professionale. Un lavoro che sta dando ottimi risultati soprattutto in quest’ultimo anno, nonostante l’emergenza pandemica. Secondo i dati Ocse, infatti, a formazione professionale in Italia è cresciuta del 113%, sospinta anche dalla possibilità di seguire online ed in ogni momento i corsi di apprendimento.
I numeri delle Regioni in tema di formazione
Leader indiscussa nella formazione è la Regione Lombardia ma se si tiene conto del numero di abitanti e delle fasce d’età, a contendersi il podio con i lombardi ci sono i pugliesi. Difatti la Regione Puglia, con 292, è la prima area del centro sud nella classifica delle imprese beneficiarie per numero di progetti approvati. Unica vicina alla Puglia al sud è la Campania con 183 aziende aderenti che si posiziona al 3° posto, dopo la Lombardia con 659 e la Puglia. Seguono il Piemonte con 168, Marche ed Emilia-Romagna con 147 e 142 aziende beneficiarie.
Scorrendo la classifica scorgiamo la Sicilia con 138 imprese e il Lazio con 114 mentre il Veneto sfiora le centinaia. Fanalino di coda per Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia con 3 aziende ciascuna. Un più alto numero di aziende ha coinciso con un maggior numero di lavoratori formati solo in Lombardia e Puglia, dove i destinatari coinvolti sono stati rispettivamente 6.187 e 4.784; seguono il Lazio con 2.164, la Campania con 1926, la Sicilia con 1.434 e l’Emilia Romagna con 1.416. Imprese e lavoratori campani dimostrano grande attenzione verso percorsi di formazione che incrementano la produttività aziendale interna e regionale. Le imprese beneficiarie in Campania incidono per meno dell’8% sul totale italiano (183 imprese su 2.227 beneficiarie in un anno) così come il numero dei lavoratori (1.926 sui 24.206 formati in un anno) grazie ad un contributo pari a € 2.048.460,04.
Per comprendere a pieno questo dato e la strategia messa in piedi dalla Regione Puglia sulla formazione, abbiamo intervistato l’assessore con delega Formazione e Lavoro, Politiche per il lavoro, Diritto allo studio, Scuola, Università, Formazione Professionale, Sebastiano Leo.
La Regione Puglia è orientata alla promozione del diritto al lavoro, alla formazione e alla crescita professionale delle persone e delle aziende. Quali sono le azioni di finanziamento in essere destinate alle imprese?
Il mio assessorato è trasversale su diversi aspetti, sicura attraversa formazione e lavoro oltre che istruzione. La formazione professionale e la ricerca di specializzazioni sempre più precise e al passo con i tempi sono una priorità. Non da meno le misure rivolte alle politiche del lavoro e all’incrocio domanda/offerta che aiutano le imprese a individuare le competenze di cui hanno bisogno, la formazione professionale che costruisce le competenze, ma anche quella on the job che punta al cosiddetto upskill, l’aumento delle competenze di chi già possiede un nucleo minimo. Nelle politiche del lavoro e formazione rivolte alle imprese rientrano anche l’attuazione di strumenti innovativi come i contratti di espansione su cui la Regione si sta indirizzando. Infine il robusto sostegno all’autoimpiego, sia in termini di politiche passive, sia di ammortizzatori rivolti anche al lavoro autonomo ed ai piccoli imprenditori.
Lo scorso anno la ripresa post prima ondata covid ha significato anche la messa in campo di nuove misure quali? Quale obiettivo, e chi può accedervi? Cosa finanzia? Parlando di numeri quali somme previste per il 2022 e quante utilizzate nello scorso anno ?
Le risorse rivolte all’attuazione di politiche attive del lavoro e formazione sono ingenti. Avremo a disposizione la prima tranche di fondi GOL in arrivo e ci stiamo attrezzando per investirli con una nuova governance amministrativa degli interventi. È poi possibile ipotizzare nel quadriennio 22-25 una dotazione finanziaria di oltre 250 milioni di euro a valere sul PNRR. A questi si aggiungono le risorse della Programmazione comunitaria FSE che dovrà essere chiusa nei primi mesi del 22. Anche qui si tratta di centinaia di milioni a disposizione della Regione. E non va dimenticata la seconda edizione del Programma Garanzia Giovani in partenza nei primi mesi del 2022 con una ulteriore importante dotazione finanziaria. Una mole significativa di risorse che si aggiunge all’incremento di risorse umane garantito dal Piano di rafforzamento dei Centri per l’Impiego. Questa mole enorme rientrerà in un’azione straordinaria e innovativa che è Agenda del Lavoro. Un programma di ascolto di datoriali, si da atti, factory e co working nella progettazione di misure per il lavoro. […]
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