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INTERVISTA A FLORIDIANA VENTRELLA – Sul web sono tanti gli influencer che danno buoni consigli, negli ambiti più svariati. Ma è senza dubbio singolare l’attività che sta portando avanti Floridiana Ventrella, parallelamente al suo percorso professionale. Una pagina Instagram con annunci di lavoro, buoni consigli per proporsi ad un’azienda e tante altre dritte per scrivere un buon curriculum e costruire il proprio profilo. Gli utenti osservano, condividono e chiedono spiegazioni, in un clima generale dove quella dell’occupazione è davvero la sfida del presente e del futuro. La storia della job influencer 32enne, originaria della Puglia, è partita da lontano, da una rinomata multinazionale in provincia di Modena dove era la responsabile delle ricerca, selezione e formazione di risorse umane. Terminata questa esperienza lavorativa Floridiana Ventrella è tornata a Foggia per concentrarsi su sé stessa e avviare un’attività in proprio di consulenza professionale che si divide tra colloqui di persona e una buona fama raggiunta sul web (oltre 5000 followers su Instagram). L’abbiamo intervistata per capire quali solo le dritte che si sente di dare a coloro i quali stanno cercando di introdursi nel mondo del lavoro.

È stato un atto coraggioso tornare al sud, come mai questa scelta? La risposta di Floridiana Ventrella

Nella mia azienda mi occupavo di risorse umane. Ero nell’ufficio deputato ad incontrare i candidati per selezionare le persone da inserire nell’organico. Terminata questa esperienza lavorativa, circa tre anni fa, mi sono accorta che mi mancava qualcosa. E così ho deciso di prendermi un po’ di tempo per lavorare su me stessa e chiedermi cosa avrei voluto fare. Ho realizzato che l’ambito delle risorse umane fosse quello per il quale sono più portato. Ho aperto una posizione Linkedin e da lì qualcosa è cambiato. Dopo pochi giorni ho già ricevuto le prime richieste di consulenze. Questo a testimonianza di quanto siano importanti ed efficaci gli strumenti di comunicazione di cui disponiamo oggi.

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Per cercare lavoro quanto sono importanti oggi i social network? È vero che sono il primo biglietto da visita per un candidato?

Bisogna essere consapevoli dell’importanza dei social network. Nessun dettaglio va lasciato al caso quando si cerca lavoro e anche un banale post polemico su Facebook o una frase sgrammaticata possono essere motivi di esclusione, in sede di colloquio. Senza dubbio bisogna essere consapevoli del fatto che al giorno d’oggi un responsabile delle risorse umane, subito dopo il colloquio o anche prima, va a sbirciare i profili social dei candidati. Soprattutto quando ci si candida rispondendo ad un annuncio su internet. Per questi motivi è utile strutturare a monte una strategia comunicativa e tenerne cura quotidianamente. Le differenze nel mercato del lavoro tra nord e sud sono tante.

Concentrandoci sul sud quali sono le ‘carenze’ più diffuse che hai riscontrato rispetto al nord Italia?

Dal mio osservatorio sono due gli aspetti che andrebbero migliorati, uno riguarda chi cerca lavoro, l’altro riguarda le aziende. I candidati dovrebbero apprendere la capacità di autopromuoversi, credere maggiormente in sé stessi e capire quale obiettivo perseguire. Mentre le aziende del meridione, purtroppo, spesso non si occupano della formazione continua e lasciano ‘appassire’ i loro dipendenti che, prima o poi, troveranno un’altra sistemazione. Spesso la formazione è intesa come un dogma, basta una laurea per avere un lavoro. Ma non è affatto così. Bisogna acquisire competenze, le stesse che tante volte non vengono assicurate dal mondo scolastico e universitario.

In sintesi, qual è il consiglio che ti senti di dare a chi sta cercando lavoro e non lo trova?

Sono tanti i consigli che potrei dare. Innanzitutto credere in sé stessi, formarsi (con competenze informative e linguistiche) ed essere ambiziosi. I grandi imprenditori non sono per forza persone che derivano da una storia familiare aziendale, possono diventarlo anche tanti giovani, magari sfruttando bandi e finanziamenti regionali e nazionali. Io credo che ci sia ancora molta voglia di lavorare, al contrario di quanto si racconta per luoghi comuni. Certo, le opportunità al sud sono di meno rispetto al nord Italia, ma non bisogna darsi per vinti. Bisogna sapere cercare e cercare con occhi nuovi.

A cura di Francesco Gasbarro

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