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Il prezzo della benzina aumenta ancora a dismisura. É un vero e proprio record quello che il carburante sta raggiungendo in questo periodo, in cui gli squilibri internazionali stanno determinando una forte inflazione su tutti i beni di prima necessità. Il prezzo della benzina sta toccando una quota record, in Italia, nonostante sia ancora in vigore il taglio delle accise deciso dal Governo.

Il prezzo della benzina, come aumenta

Stando agli ultimi dati forniti dagli enti che osservano i rincari sembrerebbe che il prezzo della benzina abbia toccato la media di € 1,99 di media su tutto il territorio nazionale. Senza il taglio di accise ed Iva (25 centesimi che diventano 30,5 calcolando anche l’Iva) i prezzi della benzina sarebbero oggi a livelli record toccati a metà marzo 2022 (2,184 euro al litro la media settimanale rilevata il 14 marzo, anche se in realtà i prezzi in modalità self in molti distributori italiani avevano raggiunto 2,3 euro al litro). Soltanto negli anni dell’Austerity era stata superata questa soglia (2,31 euro a valori correnti nel 1976).

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Categorie sul piede di guerra

Tutto questo non fa altro che comportare gravi ricadute negative sui settori economici. Sono stati dapprima i portuali ad iniziare la protesta in questi giorni. Con l’aumento del costo del carburante diventa impossibile poter mandare a largo le barche per la pesca. L’intero settore ha quindi spento i motori delle imbarcazioni in attesa di risposte dal Governo. Di riflesso, anche il settore dell’agricoltura prepara delle mobilitazioni. Infatti, il costo del gasolio agricolo agevolato ha sfondato quota €1,40 al litro, proprio nel momento in cui aumenta la necessità di lavorazioni con le macchine agricole. Anche quest’altro settore rischia di essere fortemente svantaggiato.

Un altro intervento sulle accise?

Il Governo intanto riflette sul da farsi: “Al momento – spiega il ministro Enrico Giovannini, intervenuto al Festival dell’Economia – non abbiamo alcuna indicazione. In tutti questi mesi il Governo ha fatto sforzi straordinari sul piano finanziario proprio per tutelare non solo le imprese, ma anche le persone in difficoltà”. Ulteriori elementi sono pervenuti dagli interventi della sottosegretaria all’Economia, Cecilia Guerra, che spiegava che è “molto probabile” che il governo intervenga ancora sulle accise.

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