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I dati sulle vendite al dettaglio di settembre sono preoccupanti per Assoutenti, che sottolinea in particolare il forte calo registrato dai beni alimentari. Si tratta di una situazione che ha origini lontane, a partire dalla pandemia fino ad arrivare agli squilibri macro-economici dettati dalla guerra in corso in Ucraina.

Vendite di settembre, i dati sono preoccupanti


“Per affrontare il caro-prezzi e le bollette alle stelle le famiglie non solo tagliano le spese primarie come gli alimentari, ma modificano profondamente le proprie abitudini di acquisto – spiega il presidente Furio Truzzi – Le vendite nel comparto alimentare si riducono infatti a settembre del 4,5% in volume, una contrazione pari a -337 euro annui per un nucleo con due figli.

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Le famiglie puntano al risparmio

Le famiglie poi puntano sempre più sul risparmio, come dimostra la crescita delle vendite presso i discount alimentari, che a settembre salgono del +11,5% su base annua, segnando il dato più elevato tra tutti gli esercizi commerciali”. “A fronte di tali dati è indispensabile che il nuovo Governo tagli subito l’Iva sia sui generi alimentari, che sui beni di prima necessità, in modo da ottenere un effetto calmierante sui listini al dettaglio” – conclude Truzzi.

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