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“Per fortuna è una Commissione di allerta rapida, si sono accorti solo a fine maggio che la riduzione dei prezzi dei prodotti dell’infanzia che doveva avvenire il 1° gennaio 2023, per via della riduzione dell’Iva decisa in Parlamento, non è stata quella attesa” afferma l’avv. Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando l’esito della riunione della Commissione di allerta rapida sui prezzi dei prodotti dell’infanzia.

Commissione sui prezzi, le critiche dell’associazione consumatori

“Inoltre non ha alcun senso confrontare i dati dicembre 2022 con quelli di marzo 2023, visto che il raffronto doveva essere con gennaio 2023, mese in cui il taglio dell’Iva è scattato. Insomma, dopo quello della pasta, che anche in aprile ha continuato a rincarare, ci troviamo di fronte, almeno per il momento, a un secondo flop. Nessuna decisione concreta è stata presa. Non basta monitorare, servono fatti!” conclude Dona.

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La Commissione e i prodotti per l’infanzia

La Commissione, a seguito della riduzione dell’aliquota Iva (dal 22% al 5%) per l’anno 2023, stabilito dalla Legge di Bilancio, ha approfondito le dinamiche sul costo di alcuni prodotti per l’infanzia e per la cura della persona, constatando che a marzo 2023 hanno mostrato una variazione media nazionale di prezzo rispetto a dicembre 2022 che, per alcuni prodotti per l’infanzia, soprattutto pannolini e seggiolini auto, risulta meno intensa di quella attesa. Persiste, accentuandosi, la forte eterogeneità delle variazioni dei prezzi nei territori. La Commissione continuerà le attività di monitoraggio del prezzo su questi prodotti. Il prossimo aggiornamento è previsto a settembre.

Comunicato Stampa

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