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La Conferenza Unificata del Ministero ha presentato il piano per la mobilità sostenibile da 1,9 miliardi di euro. Serviranno per l’acquisto di autobus ecologici elettrici o a idrogeno da mettere in funzione nei grandi Comuni. Il provvedimento è attuativo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) di competenza del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims).

Le risorse da destinare alla mobilità sostenibile

Con questa intesa, il Mims ha definito l’assegnazione di 59,2 miliardi di euro del Pnrr e del Piano Complementare, pari al 96,5% del totale di sua competenza (61,4 miliardi di euro). Di questi, 25,6 miliardi di euro sono destinati a investimenti in infrastrutture e mobilità sostenibili ‘territorializzati’. Ossia risorse assegnate a Regioni ed Enti locali per progetti di propria competenza. Oppure assegnate ad altri soggetti attuatori per interventi che ricadono su specifici territori, come il caso dei porti e delle reti ferroviarie regionali.

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Il Mims ha completato le intese con Regioni ed Enti locali per il rinnovo degli autobus in senso ecologico, la riqualificazione dei porti, il potenziamento delle linee ferroviarie regionali, le ciclovie turistiche e urbane, le metropolitane, le infrastrutture per le Zone Economiche Speciali (ZES), interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana inseriti nel programma Pinqua sulla qualità dell’abitare, il rafforzamento delle strutture idriche, i miglioramenti delle reti stradali nelle aree interne, l’efficientamento delle cittadelle giudiziarie.

Il commento del Ministro Giovannini

“In quattro mesi abbiamo ripartito una mole ingente di risorse per innovare i sistemi delle infrastrutture e della mobilità e renderli più sostenibili e resilienti, in linea con gli obiettivi del Next Generation EU”, ha spiegato il ministro Enrico Giovannini. “Sono particolarmente soddisfatto della rapidità con cui si è svolto questo processo, resa possibile grazie a un’efficace collaborazione tra le istituzioni – ha aggiunto il Ministro – che ha coinvolto tutti i livelli di governo. Ora gli enti territoriali e gli altri soggetti attuatori possono proseguire il lavoro per realizzare i progetti nei tempi previsti”.

“Il Mims continuerà ad affiancare i soggetti attuatori, sia attraverso il programma di formazione e aggiornamento del personale delle stazioni appaltanti, la cosiddetta “Pnrr Academy”, sia attraverso un sistema di monitoraggio innovativo, realizzato con Sogei, che consente di prevedere in anticipo il rischio di ritardi. Il tempo è determinante per l’attuazione del Piano – conclude Giovannini – e dobbiamo essere pronti a intervenire in caso di possibili rallentamenti”.

Fondi direttamente utilizzabili dai territori

Per Mariastella Gelmini, Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, “il governo sta correndo per conseguire tutti gli obiettivi legati al Pnrr. Grazie alle diverse intese raggiunte in Conferenza, attualmente sono stati ripartiti alle Regioni in tempi rapidi circa 25,6 miliardi di euro. Oggi abbiamo affrontato il tema delle flotte bus, ma analoghe intese sono state raggiunte anche per esempio sulla rigenerazione urbana e sugli interventi nelle Zes. Sono certa che gli accordi trovati finora – ha concluso Gelmini – rappresentino un modello anche per altri investimenti sui territori”.

Lo schema di decreto per la mobilità sostenibile

Lo schema di decreto per il rinnovo degli autobus assegna 1,9 miliardi di euro ai Comuni capoluogo di Città metropolitana, ai Comuni capoluogo di Regione o di Provincia autonoma e ai Comuni con alto tasso di inquinamento. Serviranno per l’acquisto di autobus a zero emissioni ad alimentazione elettrica o a idrogeno per il trasporto pubblico locale. Le risorse possono essere utilizzate anche per la realizzazione delle infrastrutture di supporto per il rifornimento e l’alimentazione dei mezzi. I Comuni, per accedere alle risorse, devono presentare una manifestazione di interesse impegnandosi all’acquisto di circa 3000 mezzi ecologici entro il 30 giugno 2026. I contratti per le forniture devono essere aggiudicati entro il 31 dicembre 2023.

Degli autobus super-tecnologici

Gli autobus elettrici o a idrogeno devono essere dotati di attrezzature tecnologiche. In modo particolare per l’accesso e il trasporto delle persone a mobilità ridotta, conta-passeggeri attivo indipendentemente dalla rilevazione elettronica del biglietto, dispositivi per la localizzazione, la videosorveglianza e dispositivi di protezione del conducente. Eventuali ulteriori attrezzature, comprese le strutture porta biciclette sono ammesse al finanziamento nella misura massima del 5% del costo complessivo del veicolo.

Altre possibilità di finanziamento

La Conferenza Unificata ha anche dato l’intesa a ulteriori tre schemi di decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. Il primo assegna 12,9 milioni di euro previsti dalla legge di bilancio 2020 allo sviluppo di piste ciclabili urbane. Riguarderà i Comuni di Fisciano, Rende, Urbino, Macerata, Cassino, Campobasso, Pesche, Termoli, Potenza e Matera. Il secondo proroga di un anno il termine per consentire ai Comuni di completare la realizzazione dei sistemi di Trasporto Rapido di Massa. Il terzo riguarda invece la ripartizione di 200 milioni di euro a Regioni, Province Autonome e aziende del trasporto pubblico regionale. Uno stanziamento per compensare i minori ricavi dovuti alle limitazioni degli spostamenti durante la pandemia. Con questo provvedimento si completa l’assegnazione di 1,8 miliardi di euro previsti per le compensazioni del 2020 e come anticipo per quelle del 2021.

Fonte: Ministero dei Trasporti

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