Advertisement

I sindaci sono sempre più i rappresentati delle istituzioni in trincea. Devono garantire ogni giorno delle risposte concrete alle problematiche dei concittadini. Nell’ultimo anno si è intensificato il dialogo con il governo, come un filo diretto tra la cabina di comando e il paese reale. Portavoce dei primi cittadini italiani è il presidente Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro che ha tracciato un resoconto del 2021 per Progetti&Finanza.

Qual è il bilancio del 2021? La risposta di Decaro (ANCI)

È difficile tracciare un bilancio, in questo momento in cui il paese è ancora alle prese con l’emergenza pandemica e una nuova ondata di contagi. Vediamo tutti che purtroppo il virus con le sue varianti continua a circolare, a condizionare pesantemente la vita quotidiana delle persone e le attività economiche. Questo però non cancella, anzi dà un maggiore valore agli sforzi fatti per la campagna vaccinale e alla straordinaria risposta degli italiani. Senza i risultati di questi mesi oggi saremmo alla tragedia. Detto questo, i Comuni e i sindaci certamente in questo anno sono stati protagonisti nella fase di ripartenza del paese. Hanno offerto al governo un valido contributo nella programmazione degli investimenti resi possibili dai fondi del PNRR. Siamo stati in prima linea nella fase di tenuta delle nostre comunità durante l’emergenza sanitaria e pronti a mettere in campo le politiche di ripartenza. E il governo nazionale, Draghi e i suoi ministri, hanno dato un importante riconoscimento di questo nostro ruolo. Non era soltanto una questione di entità delle risorse. Il nostro obiettivo principale era ed è che vengano rimossi gli ostacoli burocratici alla reale possibilità di investire quelle risorse entro il 2026.

Advertisement

Quali i principali obiettivi raggiunti? Il bilancio di Decaro (ANCI)

Possiamo dire che il governo ci ha ascoltato sul fronte del reclutamento del personale. I Comuni potranno finalmente tornare ad assumere personale e disporre così delle risorse umane indispensabili a realizzare i progetti del PNRR. I Comuni hanno sofferto nella stagione delle politiche di austerità di un grave depauperamento del personale. Negli ultimi quindici anni hanno perso un dipendente su quattro. E oggi si ritrovano in primissima linea nella cruciale e complicata missione di sfruttare le opportunità del PNRR. Mentre allo stesso tempo devono continuare a garantire i servizi per i cittadini.

Spero che questa contraddizione ora si possa risolvere positivamente. L’Anci valuta che grazie allo sblocco deciso da governo e parlamento il personale delle amministrazioni comunali possa aumentare anche di 15mila unità. Un obiettivo che invece deve ancora essere raggiunto, e sul quale stiamo pressando il governo, è l’integrazione dei fondi per i progetti di rigenerazione urbana. La graduatoria di quelli accettati è stata pubblicata, ma per scarsità di risorse ne sono rimasti fuori di importantissimi. Questo soprattutto in alcune grandi città del Nord. Si tratta di progetti praticamente pronti, di rapida cantierizzazione: sarebbe un delitto se dovessero restare nel cassetto propria ora che si apre questa irripetibile stagione di investimenti. […]


Continua a leggere sul magazine

A cura di Daniele Leuzzi

Advertisement