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Grazie al Ministero dello Sviluppo Economico e a Infratel internet veloce arriva a scuola. Infatti 8.784 istituti italiani possono viaggiare a 1 giga. Questo significa supportare eventuali momenti di dad (didattica a distanza) ma soprattutto avere plessi tecnologicamente avanzati e in grado di supportare le più moderne forme di didattica.

Internet veloce a scuola, previsti ulteriori interventi

Il cronoprogramma è pienamente rispettato, ma è lecito auspicare un’ulteriore accelerazione, per connettere tutte le 35.000 scuole previste dal Piano. Ricordiamo che il «Piano scuola» intende garantire la messa a disposizione di connettività fino a 1 Gigabit/s in download e banda minima garantita pari a 100Mbit/s simmetrici a favore di circa 35 mila plessi scolastici pubblici. In particolare, il Piano Scuola prevede il collegamento di tutti i plessi scolastici delle scuole medie e superiori statali su tutto il territorio nazionale, nonché il collegamento di tutti i plessi delle scuole primarie e dell’infanzia statali ubicate nelle aree già interessate da interventi infrastrutturali, nell’ambito del Piano banda ultra larga del Ministero dello sviluppo economico, relativo alle cosiddette «aree bianche» (si tratta di quelle in cui non previsto nessun investimento privato per banda ultra larga nei prossimi tre anni).

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Le risorse per internet veloce a scuola

La dotazione economica disponibile è pari a 400.430.898 euro (comprensivi di Iva). Le risorse provengono dal Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) relative al periodo 2014-2020. Attraverso procedure ad evidenza pubblica sono stati affidati i seguenti servizi: fornitura di infrastruttura fissa idonea a garantire servizi di connettività fino a 1 Gigabit/s in download e banda minima garantita pari a 100Mbit/s simmetrici; fornitura in opera di apparati di utente (CPE), compresa fornitura in opera dei cavi, tubi e materiali di posa di installazione e di cablaggio interno all’edificio; servizi di assistenza tecnica e manutenzione, sia a livello di infrastruttura, sia a livello di trasporto, sia di servizio end-to-end, garantiti per cinque anni; servizi di trasporto dati, compresa eventuale fornitura di apparati di trasporto, dalla scuola fino al nodo che offre il servizio di accesso, garantiti per cinque anni.

Le tipologie di intervento nelle scuole

Per l’attuazione del Piano, affidata a Infratel Italia S.p.a, sono previste 4 tipologie di interventi:

  • A: scuole ad intervento pubblico diretto, raggiunte da fibra ottica realizzata o in corso di realizzazione nell’ambito di interventi pubblici;
  • B: scuole in prossimità di reti in fibra ottica realizzate (o in corso di realizzazione nel triennio) dagli operatori privati;
  • C: scuole con intervento pubblico in concessione, già raggiunte da fibra ottica realizzata o in corso di realizzazione da Open Fiber in regime di concessione
  • D: costituita da quelle scuole non dotate di infrastruttura idonea a garantire i requisiti del servizio di accesso a 1Gbit/s simmetrici.

Il dato non è ancora soddisfacente

Tutti gli interventi che non prevedono oneri per le istituzioni scolastiche, si concluderanno nel 2023. Guardando al Paese il dato non è ancora soddisfacente. Ad oggi, infatti, sono in totale 2.462 i comuni dove il servizio – ottenuto con la copertura fatta con fondi pubblici – è vendibile (731 in più rispetto a dicembre 2020), 1.371 i comuni collaudati positivamente (742 in più rispetto a dicembre 2020), 4.768 i cantieri aperti (1.053 in più rispetto a dicembre 2020). L’apertura dei cantieri è un primo passo verso il collaudo e la vendibilità. Ricordiamo che il piano ha visto l’assegnazione dei bandi a Open Fiber a giugno 2017; è partito in ritardo anche per contenziosi con Tim e aveva come obiettivo coprire tutti gli italiani con almeno 100 Megabit entro il 2020.

A cura di Giorgio Tera

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