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La transizione ecologica ed energetica passa anche attraverso i piccoli comuni, come quello di Biccari che rappresenta un esempio tra le comunità energetiche. Innovazione, sostenibilità ambientale e comunità energetiche sono le parole chiave al centro di questa rivoluzione che ha per protagonisti anche i piccoli borghi sotto i 5mila abitanti. Parliamo di realtà capaci di mettersi in gioco e di stare al passo con i tempi, nonostante le difficoltà e il problema dello spopolamento. 38 i piccoli comuni italiani 100% rinnovabili che grazie al mix delle fonti rinnovabili riescono a produrre più energia elettrica e termica di quella consumata dalle famiglie residenti. 2.271 quelli 100% elettrici, dove la produzione elettrica da rinnovabili supera i fabbisogni delle famiglie residenti. E poi ci sono quei territori la cui produzione di energia da fonti rinnovabili varia tra il 50% e il 99%.

Comunità energetiche, l’esempio virtuoso di Biccari

In questo contesto, dalla Penisola arrivano anche gli esempi di chi ha già realizzato una comunità energetica rinnovabile con il duplice obiettivo di efficientare i consumi e autoprodurre energia come ha fatto il Comune pugliese di Biccari, nel cuore dei Monti Dauni. Con la delibera da parte dell’Amministrazione comunale, il promotore dell’iniziativa il Sindaco Gianfilippo Mignogna ha avviato la collaborazione tra il Comune di Biccari e la cooperativa energetica ènostra per la costituzione di una comunità energetica nel borgo foggiano, divenendo così la prima comunità energetica rinnovabile.

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La piccola Biccari dev’essere fonte di ispirazione e di grandissimo orgoglio per Foggia e per tutta la regione Puglia. Non solo il Sindaco Mignogna ha abbattuto i costi in bolletta per tutti i cittadini, ma ha anche avuto la lungimiranza e la tenacia di credere in un futuro più prospero e sicuramente migliore, rendendo così il magnifico borgo di Biccari punto di riferimento non solo della Provincia di Foggia ma di tutto il Bel Paese.

Come nascono le comunità energetiche?

Le comunità energetiche, introdotte giuridicamente in Italia nel 2020 con l’art 42 bis del Decreto Milleproroghe, rendono finalmente possibile nel nostro Paese lo scambio comunitario di energia rinnovabile, determinando un cambio di paradigma nella generazione energetica e distribuendo in queste realtà importanti vantaggi economici, sociali e ambientali diffusi. Parliamo di un nuovo modello di produrre e distribuire energia che fa a meno delle fonti fossili, in un’ottica di partecipazione democratica tra cittadini, imprese, istituzioni. E infatti: «I nostri cittadini non sono più utenti consumatori, ma anche protagonisti e produttori» ha spiegato il Sindaco di Biccari.

Il parere di Legambiente sulle comunità energetiche

«Le comunità energetiche – spiega Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – rappresentano un’occasione unica per le comunità sparse del paese e i piccoli comuni, per andare verso una giusta transizione ecologica, superare l’attuale modello centralizzato di produzione energetica fatto da grandi impianti alimentati a combustibili fossili, inquinanti e climalteranti e per ridurre il peso geopolitico delle fonti fossili, fonte di tensioni internazionali e guerre anche nel cuore dell’Europa».

«A questo scenario, vogliamo contrapporre un nuovo modello energetico diffuso basato su grandi impianti e autoproduzione e condivisione dell’energia da fonti rinnovabili, impegnandoci a costruire Comunità energetiche rinnovabili e solidali attraverso processi di partecipazione e innovazione sociale, capaci di innescare un profondo cambiamento dei territori nell’ottica di una maggior giustizia ambientale, climatica e sociale» a cui il vicepresidente del Kyoto Club, Francesco Ferrante, aggiunge: «È un anno cruciale per i piccoli comuni e per i fondi del PNRR. In questo quadro, le comunità energetiche possono essere una straordinaria opportunità e noi ci impegneremo per diffondere il più possibile le corrette informazioni e aiutare i piccoli comuni a realizzarle e con questa edizione di Voler bene all’Italia insieme a Legambiente racconteremo anche quei borghi che stanno davvero scommettendo e puntando davvero sulle rinnovabili, apportando benefici all’ambiente, al clima ma anche benefici economici.».

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A cura di Pio Savelli

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