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No ‘unitario’ alla precettazione del ministro Salvini e alla riduzione della protesta e rinvio dello sciopero nazionale di 24 ore di tutto il trasporto pubblico locale al 15 dicembre prossimo.

Le sigle che aderiscono allo sciopero nazionale

L’Usb, Unione Sindacale di Base, sfida il Ministro Salvini “sul terreno dei diritti costituzionali, oltre che nel merito delle questioni poste dalle istanze dei lavoratori, ignorate dalle controparti datoriali e dal responsabile del dicastero dei trasporti”. E’ quanto riporta proprio lo stesso sindacato, unitamente a ADL Cobas – COBAS Lavoro Privato – SGB -CUB Trasporti – USB Lavoro Privato.

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I motivi del contro sciopero nazionale

“La precettazione da parte del Ministro dei Trasporti Salvini dello sciopero nazionale del TPL di 24 ore, regolarmente indetto dalle sigle dei sindacati di base, altamente rappresentativi nel settore, è tutt’altro che inaspettata”, dice Usb in una nota. “Ciò, però, non toglie la gravità di quanto deciso da Salvini” affermano sostenendo che “le motivazioni addotte da Salvini per giustificare l’intervento di riduzione della astensione dal lavoro in programma, un potere del Ministro che la legge prevede solo per situazioni eccezionali, sono invece ridicole e suonano come un vero e proprio oltraggio all’esercizio di un diritto costituzionale.

Nessun rilievo da parte della Commissione

“Va sottolineato – prosegue il sindacato nella nota – come questo sciopero sia stato indetto più di un mese fa, prima persino di quello di Cigl e Uil, nel pieno rispetto delle più restrittive norme in Europa per l’effettuazione di uno sciopero. Significativo a tale proposito il fatto che la Commissione di Garanzia non ha mosso il benché minimo rilievo alla proclamazione dello sciopero del TPL del 27.11.2023”.

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