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Il lockdown ha messo in ginocchio molte attività commerciali ed imprese. Tra i settori più colpiti ci sono alberghi e ristoranti, i luoghi dello spettacolo, palestre e centri sportivi. Questi ultimi sono rimasti chiusi per circa un anno e, secondo Il Sole 24 Ore, sono 100 mila i centri in tutta Italia che danno occupazione a un milione di persone e che hanno assistito ad un drastico calo del fatturato per due anni consecutivi, 2020 e 2021, con perdite tra il 50 e 60% rispetto al periodo precedente al Covid.



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Ma non tutte le imprese del fitness sono rimaste a guardare e chi ha saputo cavalcare l’innovazione, sia nelle tipologie di allenamento che nelle proposte agli abbonati, non solo non ha registrato una forte perdita di fatturato, ma al contrario ha rilanciato aprendo nuovi centri, investendo e assumendo. È il caso di Fit And Go, azienda di fast fitness con cuore hi-tech, che ha miscelato i suoi ingredienti migliori attraendo nuovi clienti e nuovi imprenditori che hanno scelto la formula del franchising per aprire punti Fit And Go in diverse città italiane. Per l’azienda romana, infatti, il lockdown è stata un’occasione di rilancio, tanto che proprio nei mesi più duri, il fondatore Marco Campagnano ed il gruppo di soci, hanno investito 100 mila euro in aumento di capitale.

“Il lungo periodo del lockdown è stato molto duro per il settore fitness, un mondo che però è abituato per sua natura alle sfide. Nel corso dell’anno, infatti, oltre a salvaguardare il posto di lavoro di tutti i nostri collaboratori, senza alcun licenziamento, abbiamo scelto di aprire anche 6 nuovi centri, per dare un messaggio di resilienza e forza a tutti quegli imprenditori che hanno scelto d’investire nel gruppo Fit And Go. Ai nostri clienti, invece, grazie alla ricetta dell’allenamento one-to-one abbiamo garantito la massima sicurezza, con un’igienizzazione attenta e costante di tutti gli spazi ed i macchinari condivisi” ha dichiarato Marco Campagnano, fondatore e direttore generale di Fit And Go.



Una bozza del Decreto Sostegni bis è arrivata in Consiglio dei ministri le scorse settimana, con le nuove misure a sostegno delle imprese e lavoratori. Tra le novità più rilevanti: l’introduzione di un doppio binario per il contributo a fondo perduto, ovvero viene introdotto un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti già beneficiari delle misure di sostegno economico di cui all’articolo 1 del precedente decreto sostegni. Alternativo a quest’ultimo, viene previsto un contributo a fondo perduto alternativo rivolto ai soggetti che svolgono attività di impresa, arte o professione o che producono reddito agrario titolari di PIVA stabiliti nel territorio dello stato che: nel secondo periodo di imposta precedente a quello di entrata in vigore del decreto non abbiano registrato ricavi superiori ai 10 milioni di euro e che abbiano subito una perdita del fatturato medio mensile di almeno il 30 % nel periodo compreso dal 01.04.2020 al 31.03.2021 rispetto al periodo compreso tra il 01.04.2019 e il 31.03.2020, differenziandosi pertanto dal precedente contributo previsto dal primo decreto Sostegni, per il periodo temporale di riferimento (dove l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi nell’anno 2020 doveva essere inferiore di almeno del 30% rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2019).

Ai soggetti che, a seguito della presentazione dell’istanza per il riconoscimento del contributo previsto dal primo decreto sostegni, abbiano già beneficiato del contributo potranno ottenere l’eventuale maggior valore del contributo alternativo e da quest’ultimo verranno scomputate le somme già riconosciute dall’Agenzia delle entrate. La ripresa in tutti i settori è assolutamente auspicabile, in questo numero approfondiremo meglio le misure che riguarderanno l’ambito dello spettacolo, con interviste ad artisti di fama nazionale ed internazionale che hanno voluto gentilmente fornire il loro contributo attraverso il nostro magazine. Buona lettura!

A cura dell’editore
Tommaso Mazziotti



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